Elezioni amministrative |
Imperia
/
Politica
/

Considerazioni di Alessandro Casano sull’assenza di Carlo Capacci dai confronti televisivi

26 aprile 2013 | 09:20
Share0
Considerazioni di Alessandro Casano sull’assenza di Carlo Capacci dai confronti televisivi
Considerazioni di Alessandro Casano sull’assenza di Carlo Capacci dai confronti televisivi
Considerazioni di Alessandro Casano sull’assenza di Carlo Capacci dai confronti televisivi

“L’ingegner Carlo Capacci si sta comportando come un cantante lirico che sale sul palcoscenico e poi fa scena muta pretendendo che il pubblico si accontenti del cartellone e dei dischi”, afferma Alessandro Casano

"La politica è fatta di dialettica, di idee, programmi ed inevitabilmente di dibattiti e confronti. Queste sono, da sempre, le regole del gioco, non scritte ma universalmente accettate da chi sceglie di cimentarsi pubblicamente in politica e di metterci la faccia. L’ingegner Carlo Capacci si sta comportando come un cantante lirico che sale sul palcoscenico e poi fa scena muta pretendendo che il pubblico si accontenti del cartellone e dei dischi". Sono le considerazioni di Alessandro Casano, candidato sindaco di Imperia sostenuto dalla lista civica "La Svolta".

"Metafora a parte" – prosegue Alessandro Casano – "vorrremmo osservare che il candidato “plurilista” pretende di raccontare la sua verità con manifesti, battage pubblicitario, ed articoli compiacenti, sottraendosi ad ogni confronto con scuse inaccettabili, visto che fino ad ora tutti i confronti si sono svolti in piena civiltà, educazione e reciproco rispetto .  Se tutto ciò dipende dalla difficoltà di motivare la sua alleanza, oppure dalla sua scarsa attitudine a parlare in pubblico, doveva evitare di proporsi in prima persona per un ruolo che invece pubblico è, eccome"

"E’ evidente che il dispiegamento di forze in campo è nettamente asimmetrico a tutto svantaggio di chi – come noi – non è sostenuto da imponenti mezzi finanziari" – conclude Casano –  "sponsor e partiti politici. Per questo motivo riteniamo un gesto di vigliaccheria e arroganza sottrarsi al confronto contando sul sistema mediatico “amico” e sui soldi spesi per cercare di far passare una cosa per un’altra. Anche questo ci sembra un privilegio da cancellare"