Commissione mense, novità nei menù e nella somministrazione. Buoni pasto fermi a 4 Euro.

8 aprile 2013 | 12:58
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Commissione mense, novità nei menù e nella somministrazione. Buoni pasto fermi a 4 Euro.
Commissione mense, novità nei menù e nella somministrazione. Buoni pasto fermi a 4 Euro.
Commissione mense, novità nei menù e nella somministrazione. Buoni pasto fermi a 4 Euro.
Commissione mense, novità nei menù e nella somministrazione. Buoni pasto fermi a 4 Euro.

“E’ riconosciuta la qualità degli alimenti erogati nel servizio mensa, la qualità percepita dell’utente finale cambia a seconda della bravura dello chef: è stat richiesta una maggiore attenzione da parte dell’azienda fornitrice”, dichiara Luca Lombardi

“I rappresentanti dei genitori e degli insegnanti appartenenti alla commissione mensa si dicono a maggioranza soddisfatti: è riconosciuta la qualità di base degli alimenti erogati nel servizio mensa, la qualità percepita dell’utente finale cambia a seconda della bravura dello chef: ci è stata quindi richiesta una maggiore attenzione da parte dell’azienda appaltatrice del servizio – la Camst di Bologna – verso la preparazione di determinati cibi”. Il consigliere e presidente della III commissione consiliare Luca Lombardi traccia un bilancio dell’ultima riunione della “Commissione mensa”, che ha avuto luogo questa mattina a palazzo Bellevue, composta da insegnanti dei plessi scolastici (quattro circoli delle scuole primarie di primo grado e due istituti di medie inferiori), genitori, rappresentanti dell’Asl 1 Imperiese, medico scolastico, funzionari dell’Ufficio Scuole del Comune, tra cui la dietista, dall’assessore ai Servizi Sociali. Presente alla riunione l’assessore ai servizi sociali Franco Solerio.

Per la Camst, la ditta di Bologna che ha in appalto la preparazione e la somministrazione di pasti nelle scuole, erano presenti il direttore Mariella Pagnoni e la dietista Federica Leuzzi.
La Commissione permanente, che si riunisce ogni due-tre mesi, sarà convocata ancora una volta prima della fine dell’anno scolastico.
Grande partecipazione dei genitori nel dibattito che, con gli insegnanti, ha dato un importante contributo alla riunione. Due le novità discusse: la possibilità di invertire il secondo piatto con il primo (escluso quando c’è il minestrone) e di estendere il self service, attualmente attivo presso la scuola media Giovanni Pascoli, anche ad una scuola primaria di primo grado, probabilmente la scuola Alessandro Volta.

Per quanto riguarda la prima proposta, cioè di consumare la verdura all’inizio del pasto, già testata con successo in una scuola dell’infanzia e in un nido per un anno, ha lo scopo di utilizzare la verdura, in genere il piatto meno gradito e più ‘snobbato’ dai bambini, come ‘antipasto’ prima di passare alla più amata pastasciutta.
“Considerata la positività dell’esperimento, abbiamo chiesto di effettuare un sondaggio negli altri plessi” – commenta Luca Lombardi – “per testare la possibilità di allargare lo stesso tipo di somministrazione alle altre scuole. I risultati del sondaggio dovrebbero essere disponibili entro un mese”

La modalità di somministrazione ‘self service’, attualmente praticata solo alla scuola primaria di secondo grado “G. Pascoli”, è stata richiesta, per un mese di prova, anche in una scuola primaria di primo grado. I tecnici hanno confermato che questo tipo di erogazione dà positivi risultati anche nei bambini più piccoli, che dimostrano di sapersi gestire nella scelta.

Alcune novità, inoltre, saranno introdotte prossimamente nel menù: crocchette di patate al posto del gateau, insalata di pasta (nel menù estivo); polenta al pomodoro (menù invernale); pasta pasticciata al posto delle lasagne, polpettone di carne e verdura al posto della lonza di maiale.

La Camst, inoltre, continua a proporre periodicamente (ogni 30-40 giorni) ì menù regionali per abituare i bambini a conoscere pietanze di altri territori italiani. Oggi è in programma quello dell’Umbria: penne alla norcina, salsiccia di tacchino con contorno di lenticchie agli aromi e frutta di stagione.
Finora sono stati preparati piatti rappresentanti delle regioni: Puglia, Piemonte, Friuli, Calabria, Liguria.
Continua anche il progetto “Giranimando”, iniziativa sull’educazione alimentare rivolta agli alunni di 12 classi (terze, quarte e quinte) di alcuni plessi delle scuola primaria di 1° grado, con attori che parlano in modo divertente e giocoso ai bambini di sane abitudini alimentari.

Per quanto concerne il prezzo del buono pasto, è attualmente fissato a 4 euro, salvo la possibilità da parte di alcune famiglie con problemi economici di poterne usufruire a titolo gratuito o al prezzo di 2 euro.
"Si auspica sempre di poter abbassare la quota dei buoni pasto, ma nelle attuali condizioni di bilancio degli enti, putroppo non è ancora possibile", commenta il consigliere Luca Lombardi.

"E’ stata inoltre richiesta un’attenzione maggiore verso la raccolta differenziata nelle scuole" – conclude Luca Lombardi – "spiegando ai bambini l’utilità e le finalità di questa attività. I più piccoli sono molto attenti e non escludo possano trasmettere loro stessi le informazioni sui vantaggi della raccolta differenziata ai genitori a casa".