300 genitori all’incontro con l’Asl alla scuola di Vallecrosia:”Sottoporremo a test tutti i bambini”

4 aprile 2013 | 17:13
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300 genitori all’incontro con l’Asl alla scuola di Vallecrosia:”Sottoporremo a test tutti i bambini”
300 genitori all’incontro con l’Asl alla scuola di Vallecrosia:”Sottoporremo a test tutti i bambini”
300 genitori all’incontro con l’Asl alla scuola di Vallecrosia:”Sottoporremo a test tutti i bambini”
300 genitori all’incontro con l’Asl alla scuola di Vallecrosia:”Sottoporremo a test tutti i bambini”
300 genitori all’incontro con l’Asl alla scuola di Vallecrosia:”Sottoporremo a test tutti i bambini”
300 genitori all’incontro con l’Asl alla scuola di Vallecrosia:”Sottoporremo a test tutti i bambini”

“Sottoporremo comunque a test tutti coloro che lo richiedessero anche se non rientrano tra i contatti stretti o regolari di coloro che sono risultati tubercolino positivi”, ha sottolineato il dottor Marco Mela, responsabile prevenzione malattie infettive

Sono 170 i test della tubercolina effettuati, in due giorni, dall’Asl 1 Imperiese, a favore di altrettanti bambini, genitori, parenti e insegnanti delle scuole materne ed elementari Andrea Doria, di Vallecrosia (Imperia), dove mercoledì 27 marzo è stato registrato un caso di tubercolosi ai danni di una maestra, che è stata ricoverata al Reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Sanremo.

Lo ha dichiarato questo pomeriggio, il dottor Gianluigi Piatti, responsabile dell’Ufficio Relazioni col Pubblico dell’Asl 1 Imperiese, nel corso di un incontro, che si è svolto nella stessa scuola, tra una delegazione dell’Asl, gli insegnanti e i genitori dei piccoli alunni.

"Il primo giorno – ha affermato Piatti – abbiamo sottoposto a test i 55 bambini delle due classi in cui insegna la maestra malata. Ieri è stata la volta dei 4 familiari della persona malata; e poi, di tutto il corpo docente, circa 50 persone e di altri conoscenti degli interessati, che si sono presentati spontaneamente (per i quali si attende ancora l’esito dell’esame, ndr).

Domani sottoporremo al test le classi: seconde e terze; la prossima settimana, le classi quarte, quinte e le materne”. Tra tutti gli esaminati, al momento sono risultati positivi al classico test del tampone: 18 alunni; tre dei quali sono risultati positivi anche alla radiografia al torace, con cenni di interessamento ai polmoni.

Per questo motivo sono stati ricoverati al Gaslini di Genova. Le loro condizioni sono buone, ma verranno sottoposti ad ulteriori riscontri medici. All’incontro erano presenti circa 300 persone. Per conto dell’Asl, c’erano anche i dottori: Marco Mela, responsabile prevenzione malattie infettive dell’Asl 1 Imperiese e il dottor Giuseppe Ferrea, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale di Sanremo.

Periodo di incubazione della malattia

“La tubercolosi ha un periodo incubazione molto lungo, occorre molto tempo perché il batterio dia la malattia, poiché cresce molto lentamente: questo da un lato è un bene, perché consente un ampio margine di manovra, e dall’altro può essere considerato un male perché anche la terapia richiede molti mesi per guarire il paziente”, ha esordito il dottor Mela.

Come avviene il contagio

Marco Mela: “Le persone si infettano mediante il contatto prolungato e diretto con la persona malata. Il test consiste in un’iniezione di un frammento del batterio, che non ha alcuna azione tossica. Se iniettato in un bambino che non ha mai respirato il batterio non manifesta alcun segno, se viene iniettato ad un bambino che ha già respirato il batterio, dopo qualche giorno, si manifesta un rossore nello stesso punto in cui è stata fatta l’iniezione. In quest’ultimo caso si definisce il paziente tubercolino positivo”

Quante persone si ammalano?

Marco Mela: “Non tutte le persone infette si ammalano. Soltanto il 10% dei bambini tubercolino positivi si ammalerà. Tutte le persone tubercoline positive saranno quindi sottoposte a test radiologico per verificare che oltre all’infezione non ci siano focolai di malattia. Se anche la lastra è negativa verrà comunque somministrata una terapia antibiotica”
“I vostri figli che risultassero positivi alla Mantoux [test per la tubercolina n.d.r.]” – sottolinea il dottor Mela – “con l’antibiotico portano a zero il rischio di sviluppare per i prossimi anni la tubercolina. La terapia antibiotica dura sei mesi”

Chi sarà sottoposto al test

Marco Mela: “Si inizia con i contatti più stretti, i bambini della stessa classe, poi si passa ai contatti regolari, che hanno frequentato insieme la mensa, la palestra, se si verificassero casi positivi anche nella cerchia più allargata dai contatti più stretti, si procederà a testare tutti i contatti regolari. Sottoporremo comunque a test tutti coloro che lo richiedessero anche se non rientrano tra i contatti stretti o regolari di coloro che sono risultati tubercolino positivi”

Classificazione delle persone a seconda dell’esito del test

Si possono individuare tre gruppi di persone a seconda dell’esito del test:
– Persone che risultato tubercolino negativi. Per scrupolo tra due mesi saranno nuovamente sottoposti al test
– Persone che risultano tubercolino positivi. Il paziente tubercolino positivo ha respirato il batterio, è infettato ma non è malato, né contagioso. Sarà sottoposto ai test radiologici per verificare se è malato, prenderà comunque per 6 mesi gli antibiotici appropriati una volta al giorno.
– Persone tubercolino positive, con un inizio di malattia evidenziata dai test radiologici. Inizio non significa contagiosità. Il terzo gruppo sarà sottoposto ad una terapia antibiotica con un dosaggio superiore o far a seconda dei casi.

La disinfezione dei locali è utile?

Marco Mela: “L’insegnante non è più nella scuola, il contagio non c’è più: non ha quindi significato fare un’opera di disinfezione o chiusura della scuola. Il contagio avviene in modo diretto, da persona a persona. In passato venivano effettuate operazioni di disinfezione con la formaldeide, peraltro tossica”

La mamma di un bambino tubercolino positivo ha rivolto al dottor Mela la domanda: “Potete dare garanzie certe che il bambino tra sei mesi guarirà completamente?”

“Il bambino è infettato non è malato” – ha risposto il dottor Mela – “ Non esistono casi di persone che siano state sottoposte alla terapia antibiotica e poi si siano ammalate. Ovviamente risulterà sempre positivo al test della tubercolina, poiché quest’ultimo è un segno immunologico. Molte persone sono tubercolino positive”

Un’altra mamma ha domandato: “Dal 2001 è stato abolito il vaccino della tubercolosi. Posso sottoporre mio figlio al vaccino anti-tubercolosi onde evitare di ripetere il test tra due mesi?”

Dottor Giuseppe Ferrea ha risposto: “Vaccinazione anti-tubercolare non è stata così potente come quella del morbillo, della poliomelite, del vaiolo”

In merito all’abolizione dei controlli il dottor Ferrea ha commentato, “Ricordate i camper fuori dalle scuole, quando sottoponevano a test radiologici bambini e insegnanti? La legge italiana ha tolto i controlli. In ogni caso noi seguiamo le procedure internazionali dell’Oms”

In merito ai tre bambini ricoverati al Gaslini di Genova perché, oltre ad essere tubercolino positivi, hanno tracce polmonari da verificare, il dottor Piatti ha specificato: “I tre bambini risultati tubercolino positivi ricoverati al Gaslini di Genova stanno bene. Saranno sottoposti a tutti gli accertamenti per verificare se l’interessamento che si è evidenziato a livello polmonare può dar luogo alla malattia. Sottolineo: non esiste alcun motivo per creare allarmismi”.

Considerata la situazione di preoccupazione dei genitori e di legittima esigenza informativa, un genitore ha proposto di istituire, all’interno della scuola o presso una sede Asl, un ufficio provvisorio in cui una persona competente possa rispondere a tutte le persone, ad esempio per un’ora al giorno e per un periodo limitato di tempo.

Dottor Gianluigi Piatti ha aggiunto: “Organizzeremo aperture straordinarie dell’ambulatorio Asl, di via Basso a Ventimiglia, ore 18 di solito chiude mattino, e di organizzare presidi nella scuola per rispondere a tutte le domande specifiche . Non esiste più nessun pericolo: la persona ricoverata sta bene. Sottolineo: i bambini non sono contagiosi.Il dottor Ferrea questa mattina ha visitato altri tre bambini per i quali sussistevano dei dubbi: i bambini stanno bene. Dobbiamo seguire la logica dei protocolli, sottoporre prima le persone che sono state a stretto contatto, e successivamente le altre"