Ventimiglia-Cuneo, dal Piemonte ipotesi di chiusura.Il sindaco di Airole: “Blocchiamo la statale 20”

“E’ vergognoso che la regione Piemonte prospetti di chiudere l’intera linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo, dopo che a gennaio 2013 la Regione Liguria, attraverso il presidente Claudio Burlando e l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco si era fatta carico di pagare i costi delle fermate di Bevera, Airole e Olivetta San Michele. Le tre fermate non ci sono state restituite ed adesso il consiglio regionale piemontese del 26 marzo ha prefigurato il taglio del 50% del trasporto su rotaia, inclusa la linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo. La politica è fatta di dialogo, di manovre di avvicinamento, noi dalla Regione Piemonte non abbiamo ricevuto neanche una risposta”

E’ lo sfogo del sindaco di Airole, Fausto Molinari, di fronte alla paventata soppressione della storica linea ferroviaria. Molinari è tra gli amministratori più attivi nel sensibilizzare le istituzioni verso l’importanza di questa infrastruttura per il turismo del territorio: lo scorso novembre, infatti, quando lo scenario era fermo alla soppressione delle tre fermate della val Roja e di due fermate in territorio Francese, aveva “piantonato” la sede della Regione a Genova in segno di protesta, proponendo la soppressione di tutte le stazioni piemontesi di competenza della Regione Liguria.

“Così come la Regione Piemonte paga le fermate in Liguria nel tratto di propria competenza, lo stesso avviene per le fermate piemontesi in provincia di Alessandria, di competenza della regione Liguria”, precisa Molinari.

La convenzione tra le tre regioni, Liguria, Paca (Provence Alps Cote d’Azur) e Piemontese è scaduta alla fine degli anni Novanta. A seguito della regionalizzazione dei trasporti, la linea Ventimiglia-Cuneo è passata interamente sotto la competenza della Regione Piemonte.

“Attraverso il contributo della senatrice del Pd Donatella Albano” – annuncia il sindaco di Airole – “è in corso la preparazione di un documento da presentarsi alla Camera dei Deputati per far si che questa convenzione torni in essere. Un’ulteriore ipotesi potrebbe essere quella di chiedere che la linea passi interamente sotto la competenza della regione Liguria”

“Se i nostri sforzi non dovessero sortire i risultati sperati” – conclude Fausto Molinari . “temo che l’unico modo per farci sentire non possa che andare nella direzione di una protesta forte: una di queste potrebbe essere come bloccare la statale 20 ad oltranza”