Una nostra lettrice: “Senza fondi la Rt non può dare servizi: chi provvede?”

28 marzo 2013 | 14:08
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Una nostra lettrice: “Senza fondi la Rt non può dare servizi: chi provvede?”

“La Regione non ha deciso? Male, anzi malissimo. Chi di dovere vada a farsi sentire nei palazzi istituzionali e se necessario, abbia la dignità di non farsi prendere in giro, ma di pretendere il rispetto”, scrive la nostra lettrice Teresa Barazzetti

Spett. Redazione,

ho scritto ieri sull’argomento Riviera Trasporti ma, essendo il problema grave, importante e molto sentito dai cittadini utenti del servizio pubblico di trasporto, ritengo doveroso ritornare sulla questione dopo aver letto lo "sfogo" di Enzo Amabile, amministratore unico dell’Azienda, pubblicato su "La Stampa.it Imperia-Sanremo."
Il "grido di dolore" del responsabile dell’Azienda si leva alto e risuona come un atto di accusa contro Stato, Regione, Provincia, insomma uno scaricabarile macroscopico, specie quando dichiara "Sono tre anni che ci lamentiamo di questa situazione", confermando che, mentre a Savona sono riusciti ad aumentare i fondi del 40% , la Riviera Trasporti sta subendo tagli indiscriminati tali da compromettere seriamente il servizio, l’occupazione ed il futuro stesso della’Azienda da lui amministrata.

Ma egregio signore, non Le sembra di comportarsi come lo scolaro che non fa i compiti e non studia e poi incolpa la maestra del brutto voto? I soli responsabili dell’inerzia degli enti preposti a fare il loro dovere nel reperire i fondi per assicurare la continuità di un servizio essenziale e strategico sul territorio siete voi, che invece di lamentele e accuse avreste dovuto già da "tre anni" cominciare a muovervi con decisione e competenza, cosa che evidentemente o non avete fatto o non siete in grado di fare, arroccati come siete in quel bunker a Pontedassio, dal quale avreste dovuto sguinzagliare dirigenti e funzionari a prendere contatti, trovare accordi, muoversi insomma e non subire passivamente l’evolversi di una situazione che in "tre anni" è degenerata al punto da diventare disperata.
Ma con la disperazione e il "fare i conti con la realtà" che non avete saputo gestire a dovere, non risolve il problema, lo aggrava, a danno di tutto il territorio e della comunità.

Non siete neppure stati in grado di garantirvi i fondi che il Comune di Taggia vi deve per il ripristino della linea filoviaria Sanremo-Taggia e questo, insieme a tutto il resto, si chiama "peccato di omissione" ma non in senso religioso bensì in senso civico.
Non voglio insegnare nulla a nessuno, ma la vostra inerzia è talmente evidente che un qualunque dirigente con capacità manageriali reali e pratiche, avrebbe da tempo intrapreso quelle azioni dovute ed indispensabili a recuperare rispetto e credibilità presso le istituzioni, tali da esigere l’assolvimento di impegni che non si possono eludere quando si occupano scranni alla Regione, Provincia e Comuni serviti dal Trasporto Pubblico, vero e proprio sistema di cui nessun territorio può fare a meno senza divenire degradato e abbandonato.

La Regione non ha deciso? Male, anzi malissimo. Chi di dovere alzi il di dietro dalla poltrona e vada a farsi sentire nei palazzi istituzionali e se necessario, abbia la dignità di non farsi prendere in giro, ma di pretendere il rispetto degli impegni perché, guarda caso, quando si vuole e forse, si picchiano i pugni sui tavoli, i soldi arrivano.
Basta piangersi addosso e fare le vittime di un sistema crudele ed avaro: "Senza fondi la RT non può dare servizi" non è una motivazione accettabile: i responsabili delle RT avrebbero dovuto, per l’incarico che ricoprono e che, a quanto pare, non rischiano malgrado i tagli, attivarsi per tempo e non denunciare l’inerzia della Regione che perdura da tre anni perché loro, tre anni fa, dove erano, cosa facevano, perché non si sono mossi a tempo debito?
Di tutto questo devono rispondere alla comunità che, al momento non può che prendere atto di un fallimento certo: quello della dirigenza.

Teresa Barazzetti