Turismo in crisi, gli albergatori denunciano: “Per scongiurare la chiusura investimenti e non tasse”

21 marzo 2013 | 17:10
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Turismo in crisi, gli albergatori denunciano: “Per scongiurare la chiusura investimenti e non tasse”
Turismo in crisi, gli albergatori denunciano: “Per scongiurare la chiusura investimenti e non tasse”
Turismo in crisi, gli albergatori denunciano: “Per scongiurare la chiusura investimenti e non tasse”
Turismo in crisi, gli albergatori denunciano: “Per scongiurare la chiusura investimenti e non tasse”
Turismo in crisi, gli albergatori denunciano: “Per scongiurare la chiusura investimenti e non tasse”
Turismo in crisi, gli albergatori denunciano: “Per scongiurare la chiusura investimenti e non tasse”

“Non possiamo fare come gli enti pubblici che aumentando le tasse incrementano gli introiti, se noi aumentiamo i prezzi perdiamo i clienti. La tassa di soggiorno sarebbe per noi il colpo di grazia”, dichiara il presidente di Federlaberghi Igor Varnero

“Il settore pubblico è il volano del turismo: noi possiamo mettere idee ed investimenti, ma senza le infrastrutture e progetti integrati dall’alto, come accade ad esempio in Costa Azzurra, non possiamo pensare di affrontare un mercato globale sempre più competitivo, dove l’offerta turistica ha superato la domanda. Non possiamo fare come gli enti pubblici che aumentando le tasse aumentano gli introiti, se noi aumentiamo i prezzi semplicemente perdiamo i clienti. La tassa di soggiorno sarebbe per noi il colpo di grazia”. Queste le parole del presidente di Federalberghi Sanremo, Igor Varnero. In conferenza stampa congiunta questa mattina all’Hotel Nazionale di Sanremo con Marco Sarlo, presidente di Federturismo Riviera dei Fiori e Loris Correnti, in rappresentanza di Confesercenti-Asshotel. Un appello alla amministrazione del Comune di Sanremo affinché abbandoni l’ipotesi dell’imposta di soggiorno.

“Le tasse alberghiere in Francia sono nell’ordine dell’8%. In Italia abbiamo già il 10 per cento di Iva. Il problema non è solo la nuova tassa, dato che alcune strutture non riescono a pagare neanche quelle attuali” – continua Igor Varnero – “un problema a cui va aggiunta l’eccesso di offerta alberghiera rispetto alla domanda, Sanremo con 50 alberghi per 1500 posti letto è decisamente sovradimensionata”

Il presidente di Federturismo ha posto l’accento sul disinteresse della politica nei confronti del turismo: “La situazione di Sanremo non rappresenta un’atipicità: a livello locale così come a livello nazionale il turismo interessa pochi amministratori. Questo potrebbe dipendere dal fatto che le nostre aziende sono frammentate e a livello politico evidentemente è preferibile lavorare con i grandi gruppi piuttosto che con piccole e medie imprese”

“Nelle riunioni in Confindustria” – fa notare polemicamente Sarlo – “si parla spesso di crisi dell’edilizia, dell’industria, settori importantissimi beninteso, me nel caso del nostro settore c’è quasi la sensazione che le difficoltà siano affrontate con un flute di champagne in mano. Formare il personale, fare ricerca in mercati esteri, ristrutturare camere e bagni, tutto ha costi molto elevati”
La crisi economica, congiuntamente alla pressione fiscale ha imposto alla maggioranza degli alberghi sanremesi modalità di apertura stagionale, da 6 a 7 mesi l’anno, una scelta che si è resa necessaria anche in considerazione del fatto che il turismo trainante è ormai quello straniero, che risulta essere prevalentemente stagionale. A gravare particolarmente sui bilanci degli alberghi è poi la tassa dell’Imu, se si considera la maggiore superficie immobiliare richiesta per le strutture ricettive.

“I turisti devono essere incentivati a visitare Sanremo, e questo lo si ottiene organizzando eventi, congressi, manifestazioni, raduni, concorsi” – sottolinea Igor Varnero – “senza dimenticare l’importanza fondamentale delle infrastrutture. L’aeroporto di Nizza, per fare un esempio, ha un transito di 13 milioni di passeggeri l’anno: qualche anno fa avevamo presentato un progetto di collegamento navetta con l’aeroporto francese, ma il progetto non si è concretizzato. Questa è una delle tante idee per rilanciare il turismo, ma, ripeto, senza il supporto del pubblico non possiamo essere competitivi”.