Movimento Civico La Svolta: lettera aperta al candidato sindaco di Imperia Carlo Capacci

28 marzo 2013 | 14:11
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Movimento Civico La Svolta: lettera aperta al candidato sindaco di Imperia Carlo Capacci

“ci stupisce il comportamento del PD, che credevamo partito serio, forte di una tradizione e di una cultura politica di lungo corso e non disponibile a prostituirsi per arrivare “alle poltrone”, al governo cioè della città a qualunque prezzo”

Diamo seguito al suo appello ai movimenti e alle associazioni imperiesi per sottoporle il nostro punto di vista. Il suo dotto e, a tratti, appassionato eloquio non farebbe una piega, se non fosse per i presupposti su cui si fonda.

Un “progetto civico” per potersi definire tale non può nascere da accordi presi con la recente opposizione e con l’ultimo sindaco della città. I disastri che quella (ma anche le precedenti) amministrazioni hanno fatto sono ormai evidenti nelle loro conseguenze a tutti gli imperiesi. E quelli bravi in politica ci insegnano che quando una amministrazione non funziona l’opposizione è colpevole quanto la maggioranza perché per far funzionare una giunta il ruolo di “cane da guardia” dell’opposizione è altrettanto importante e incisivo di quello della maggioranza. No, gentile ingegner Capacci, non è mettendo insieme un pezzo di una maggioranza, che ha governato in modo disastroso, con una opposizione che, con pari colpe, non ha saputo o voluto fare l’opposizione che si costruisce un “progetto civico”.
Casomai, perché sia credibile, lo si costruisce in alternativa quei soggetti che hanno fallito il loro mandato elettorale. Ma soprattutto un progetto civico per definizione deve rivolgersi direttamente agli elettori e non alle segreterie di partito. E’ questo un inficiante vizio di fondo del suo “non-progetto-civico” che risulta per nulla credibile a causa dell’odore di "inciucio rosso-nero" che non ci piace e non piacerà alla maggioranza degli imperiesi i quali, delusi dai fallimenti della vecchia politica consociativa, lo dimostreranno inequivocabilmente nel segreto dell’urna. Ma più delle sue esternazioni e della posizione del past-sindaco ci stupisce il comportamento del PD, che credevamo partito serio, forte di una tradizione e di una cultura politica di lungo corso e
non disponibile a prostituirsi per arrivare “alle poltrone”, al governo cioè della città a qualunque prezzo, anche rinunciando al proprio simbolo e ancor più ai propri valori fondanti. Si tratta del solito artificio per contrabbandare come novità una vecchia prassi, nella migliore tradizione del trasformismo politico.

Il nostro movimento civico, che non ha dato spazio a nessuna componente dei precedenti consigli comunali cittadini, ha il coraggio di rivolgersi direttamente al giudizio degli elettori e pertanto non è disponibile ad inciuci e forzature impresentabili.

Per questo, col grande e saggio Totò, ci lasci dire: "ma mi facci il piacere …”

Movimento Civico La Svolta