L’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario premia l’Alto Commissario per le Nazioni Unite

25 marzo 2013 | 14:47
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L’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario premia l’Alto Commissario per le Nazioni Unite
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L’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario premia l’Alto Commissario per le Nazioni Unite
L’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario premia l’Alto Commissario per le Nazioni Unite
L’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario premia l’Alto Commissario per le Nazioni Unite

Il riconoscimento è stato dato dal professor Paolo Pocar, Presidente dell’Istituto, a Navanethem Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, per lo straordinario impegno nel campo del diritto internazionale umanitario

Ha avuto luogo oggi alle 12 presso Villa Ormond a Sanremo la cerimonia in occasione della presentazione del Premio dell’Istituto internazionale di Diritto Umanitario per la Diffusione. La Promozione e l’Insegnamento del Diritto Internazionale Umanitario per l’anno 2012. L’importante riconoscimento è stato dato dal professor Paolo Pocar, Presidente dell’Istituto, a Navanethem Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

Alla cerimonia hanno preso parte importanti personalità del mondo diplomatico, tra cui Laura Mirachian, rappresentante permanente dell’Italia presso le organizzazioni internazionali a Ginevra; Antonio Morabito, Ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco; Saul Kgomotso Molobi, Console Generale della Repubblica del Sudafrica a Milano (in rappresentanza dell’Ambasciatore della Repubblica del Sudafrica in Italia), autorità locali; il prefetto di Imperia Fiamma Spena, il presidente provinciale della Corce Rossa Italiama, Vincenzo Palmero, l’assessore Gianni Berrino in rappresentanza del Comune di Sanremo, ed alti funzionari di organizzazioni internazionali.

Navanethem Pillay, magistrato sudafricano di origine tamil, è stata la prima donna non-bianca presso l’Alta Corte del Sudafrica . Dal 1° settembre 2008 ricopre la carica di Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

Il premio è stato assegnato in riconoscimento dello straordinario impegno nel campo del diritto internazionale umanitario e dei diritti dell’uomo nelle sue qualità di Presidente del Tribunale Penale internazionale per il Rwanda e di Giudice della Corte Penale internazionale, nonché in considerazione delle sue recenti posizioni sul rispetto del diritto internazionale umanitario, anche con riguardo alle problematiche di genere nei conflitti armati.

Nell’occasione l’Alto Commissario ha tenuto una conferenza dal titolo: "Bridging the Impunity Gap: International Humanitarian Law and International Human Rights Law and Practice in a Changing World"  in cui ha sottolineato la fondamentale importanza del ruolo che rivestono i programmi di formazione nel campo dei diritti umani e del diritto umanitario da parte di tutti gli attori internazionali. Particolare attenzione è stata inoltre prestata alle recenti situazioni occorse in Libia ed in Siria dove continuano a verificarsi quotidiane e sistematiche violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario ragione per cui tutta la comunità internazionale è chiamata a prendere una precisa posizione di condanna.