Jim Overbeck e “La guerra in cielo”, work in progress sulle orme di William Blake

25 marzo 2013 | 14:09
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Jim Overbeck e “La guerra in cielo”, work in progress sulle orme di William Blake

Il murale a secco che sta dipingendo è intitolato “La Guerra in Cielo” – si tratta di una rappresentazione simbolista dell’arcangelo Michele rovesciando Satana e le sue legioni. Jim immagina che l’intera opera sarà un lavoro di 2-3 anni

L’artista inglese, William Blake una volta si è paragonato a Raffaello e Michelangelo. Ma ai suoi tempi, era considerato da molte autorità un pazzo, anche se non sufficientemente pericoloso da essere incarcerato.
Il suo moderno successore Jim Overbeck continua il confronto con Michelangelo e lui ha promesso di competere con la cappella Sistene, anche se in miniatura. Dopo la sua mostra d’arte recente nel Palazzino Liberty ad Imperia, le folle numerose e le acclamazioni – è stato paragonato a Bosch, Bruegel, Goya – e questo ha spinto la sua moglie Suzie a comprargli la sua galleria personale.
Questa ha aperto in Dolcedo, al largo della Riviera dei Fiori, e Jim ha iniziato a decorarla. Il murale a secco che sta dipingendo è intitolato “La Guerra in Cielo” – si tratta di una rappresentazione simbolista dell’arcangelo Michele rovesciando Satana e le sue legioni. Jim immagina che l’intera opera sarà un lavoro di 2-3 anni.
La Galleria si chiama Arte del Fulmine, così chiamata perché la madre di Overbeck, da piccola ha visto un fulmine colpire un grosso albero di quercia e sollevarlo completamente da terra, gettandolo davanti a lei. Ha vissuto nella paura delle tempeste in seguito – di conseguenza, il fulmine è diventato lo simbolo di suo figlio. In effetti, ha posseduto per molti anni una libreria antiquaria che si chiamava Spirito del Fulmine.

Il Curatore della Galleria, Ralph Kessler, Professore di Grammatica ha riempito la galleria con opere radicali,  sorprendenti ed originali,.
L’artista ha detto: "E’ possibile che il risultato finale sarà simile a un manicomio pyschedlico per il mio proprio ricovero o un vestibolo all’estasi divina. L’opinione pubblica potrebbe non conoscere la differenza".