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Il vicesindaco Luigi Tangorra replica ad “Uniti per Pieve di Teco”

16 marzo 2013 | 20:10
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Il vicesindaco Luigi Tangorra replica ad “Uniti per Pieve di Teco”

“Devo, ancora una volta, registrare le inesattezze di Brunengo, disperatamente alla riconquista della “sua” storica poltrona da Sindaco”, dichiara il vicesindaco di Pieve di Teco, Luigi Tangorra

Devo mio malgrado rispondere, non tanto al consigliere di minoranza Brunengo quanto, per chiarezza, ai cittadini di Pieve di Teco, in merito al Consiglio Comunale del 12 marzo.
Devo, ancora una volta, registrare le inesattezze di Brunengo, disperatamente alla riconquista della “sua” storica poltrona da Sindaco.
Una sedia che anche il sottoscritto ha contribuito a levargli da sotto dopo anni e anni di governo incontrastato, insieme a quella della Presidenza della Comunità Montana; per questo, capisco, tutto il suo livore nei miei confronti , tutta la “grinta”che mette nelle sue battaglie.

A che pro voglia fare a tutti i costi il Sindaco, non riesco davvero a capirlo; non certo per il bene incondizionato alla sua comunità, come ha già ampiamente dimostrato e continua dimostrare. Forse per poter realizzare finalmente il suo sogno (solo suo…): le biomasse!
Anche in quel caso, pur di mantenere l’amata cadrega era riuscito a dire tutto e il contrario di tutto: dal “si fa” (quando era Sindaco e Presidente delle Comunità Montana), al “tranquilli se non la volete non si fa” (in campagna elettorale preso atto della posizione contraria degli ignari cittadini), fino ad arrivare “non si può non fare” (una volta tornato da Sindaco ombra nella giunta Delfino).
Faccio un altro ma significativo esempio: con la caldaia del Comune fuori, uso i dipendenti hanno continuato responsabilmente a lavorare con la solita professionalità, evitando di creare qualsivoglia disservizio per i cittadini: ebbene, non c’era giorno che Brunengo non si recasse in Comune a cercare di sobillare la protesta e lo sciopero.
Ma una seria opposizione dovrebbe cercare sempre, attraverso le sue idee ed iniziative, di fare l’interesse pubblico; cercando di convincere i dipendenti a fare sciopero, creando quindi un disservizio ai cittadini, Brunengo avrebbe ottenuto forse l’interesse della collettività pievese? No. Solo il suo ed unico interesse personale, ovvero quello di denigrare l’Amministrazione.
Brunengo pur di vincere la competizione elettorale cerca in ogni modo, anche furbescamente, di mettere in cattiva luce l’Amministrazione comunale attraverso giochi di parole con cui vorrebbe far intendere alla popolazione fatti e circostanze non vere:
Esempio: scrivendo che il trasferimento della sede della Proloco costerà oltre 60.000 euro (costo acquisto dei locali) cosa si vuol far intendere alla popolazione se non sarebbe stato acquistato un locale appositamente per trasferivi la Proloco? Niente di più falso: il locale era già del Comune!

Esempio: dicendo che il sottoscritto avrebbe speso fior di quattrini nelle manifestazioni, senza voler dire da dove tirava fuori certe cifre è o non è voler denigrare il mio operato? Mi sono fatto tirare fuor i conti dalla ragioneria e abbiamo dimostrato che il Comune ha speso di propria tasca (per tutto l’anno) poco più di 1.500 euro, riuscendo a reperire altre risorse da sponsor e introiti da mercatini e teatro. Il buon Brunengo, furbescamente, conteggia nelle sue cifre il costo del personale (come se non si dovesse pagare lo stesso) e addirittura gli interessi passivi sul mutuo della ex Caserma (che, peraltro) ha acceso lui. Bel modo di informare i cittadini!
Se vuole un confronto pubblico su come sono stati spesi i soldi del settore Turismo e Manifestazioni negli ultimi 5 anni io sono prontissimo; anche a discutere di come fossero spesi le decine di migliaia di euro che il Comune ai tempi di Brunengo riceveva dal Casinò di Sanremo per fare manifestazioni (…!!!).

Luigi Tangorra
Vicesindaco di Pieve di Teco