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Il circolo Sel di Imperia: “Necessaria la rottura con logiche di potere del passato”

13 marzo 2013 | 14:30
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Il circolo Sel di Imperia: “Necessaria la rottura con logiche di potere del passato”

Sel intende mobilitarsi per avviare nella città la costruzione di una proposta politica aperta a tutte le realtà sociali della città per offrire ai cittadini imperiesi la possibilità di scegliere un progetto di vero rinnovamento della città

Nei giorni seguenti al voto delle elezioni politiche è ripreso un balletto di dichiarazioni ed interpretazioni giornalistiche in merito alla composizione delle alleanze in vista delle elezioni amministrative di Imperia.
In tale contesto Sel ha cercato, per voce di Carla Nattero, di avviare una discussione sul clima politico e sociale che ha portato, anche a livello imperiese, al successo della lista cinque stelle, a fronte di una sostanziale tenuta del centrodestra ed ad un deludente risultato del centrosinistra.

Abbiamo sostenuto che in un clima di diffusa sfiducia verso la politica ed i partiti tradizionali, si renda necessaria una maggiore nettezza e chiarezza nelle scelte politiche e programmatiche, a partire dai temi concreti che vive la cittadinanza imperiese.
Riteniamo che il voto politico abbia reso evidente a tutti che non è più possibile avvitarsi dentro gli autoreferenziali schemi delle alleanze basate sugli accordi tra dirigenze di partiti che hanno storie, idee e culture spesso divergenti, perchè tali accordi sono costitutivamente impossibilitati a costruire programmi chiari e netti che possano conquistare la fiducia degli elettori.
Sulla ambigua discussione in merito alla possibile alleanza post -voto con Monti il PD ha costruito molta parte della sconfitta del centrosinistra (o non vittoria che dir si voglia) in quanto ha distolto lo sguardo dalla necessità di proporre soluzioni chiare ed innovative per superare la crisi economica e sociale che vive il paese.

Il tentativo di Bersani di avviare una fase di governo interamente basata su proposte concrete e chiare (i noti 8 punti di programma), è stato per noi un segnale importante perchè si è finalmente compresa l’urgenza di tornare a costruire alleanze di governo sulla base della condivisione di proposte nette e decise, in grado di affrontare i problemi del paese.
In coerenza con tale proposta PD e SEL hanno concordemente rigettato a livello nazionale l’inaccettabile tentazione di un governissimo in alleanza con il PDL che non avrebbe potuto, viste le differenze tra le forze politiche coinvolte, portare ad altro che ad un programma "tecnocratico" e quindi di impianto conservatore, già tristemente sperimentato con il governo Monti e che il paese ha con il voto già severamente sanzionato.

Nello scenario locale il PD imperiese appare invece aver scelto una linea opposta a quella sperimentata a livello nazionale. A seguito dell’analisi del voto, ed in perfetta continuità con la linea adottata successivamente alla caduta della giunta Strescino, il PD ha continuato un lavorio di contatti, fatti in alcuni casi non dai dirigenti locali ma da singoli esponenti o gruppi in rappresentanza di correnti di partito, con gli esponenti fuoriusciti dal centrodestra scajolano.
Dopo dieci mesi di ambiguità, in cui si è determinato, per responsabilità del PD, il disperdersi dell’esperienza e quindi della capacità programmatica delle forze che hanno avuto il merito di condurre per tredici anni una meritoria e tenace opposizione alle sciagurate politiche del centro destra imperiese, la soluzione che lo stesso partito oggi propone è quello di una confusa e disomogenea alleanza che comprenda anche Strescino e Fossati ed i loro movimenti, cioè le forze portanti di quella giunta che il PD stesso ha contribuito dieci mesi fa a fare cadere.

Per il PD imperiese si ritiene quindi utile o necessario buttare a mare le ragioni (allora spesso incomprese ma oggi evidenti di fronte al fallimento delle politiche del centrodestra imperiese) dell’unica alleanza, quella di centrosinistra, che potrebbe presentarsi come credibile alternativa di governo se costruita su di un programma di profondo rinnovamento.
SEL ritiene invece che, solo a partire dalla coerenza dell’opposizione di centrosinistra, con una proposta politica di rottura con le logiche di potere del passato , possano suscitarsi anche forme di mobilitazione di quella parte di società (magari mai intercettata dal centrosinistra in passato) che ora per sconfiggere lo "scajolismo" si fa attrarre dal messaggio di protesta di Grillo.
La proposta del PD imperiese di costruire una alleanza con una parte del centrodestra imperiese è per SEL irricevibile e perdente e rappresenta da un lato un segnale di debolezza di tale partito e dall’altro una svolta moderata che procura una grave rottura nel campo dei progressisti costruito sulle primarie.
L’ipotizzare da parte del PD una alleanza comprendente Strescino e Fossati, con, a ulteriore "garanzia" dell’accordo, la candidatura a sindaco di Carlo Capacci, il vicesindaco dell’Amministrazione Strescino, crediamo rappresenti una deriva moderata e un riconoscimento alla centralità della cultura della destra post fascista nella nostra città che l’elettorato di sinistra e progressista non potrà condividere e sostenere.
Per tali ragioni SEL intende mobilitarsi per avviare nella città la costruzione di una proposta politica aperta a tutte le realtà sociali della città per offrire ai cittadini imperiesi la possibilità di scegliere un progetto di vero rinnovamento della città.

A tal fine SEL intende organizzare a breve una iniziativa pubblica aperta ai cittadini ed a tutte le realtà associative e sociali che dia forza e slancio a tale progetto.

Sinistra Ecologia Libertà

Circolo di Imperia