Fotovoltaico: istruzioni per l‘uso

Il fotovoltaico è un sistema di conversione dell’energia elettrica che sfrutta la luce naturale (a differenza  del solare, che invece sfrutta la luce del sole) , dunque produce energia anche in condizioni di cielo coperto. Si tratta di celle collegate tra loro che formano il cosiddetto modulo fotovoltaico installabile su qualunque superficie domestica dotata di un’adeguata esposizione luminosa, come ad esempio tetti, terrazzini etc. e spesso è utilizzato anche sulle barche a vela, in forma di piccoli moduli installabili a poppa o sotto la boma (pennone della randa, la vela principale) o a poppa, poco fuori il pozzetto.

Ogni modulo è costituito da trentasei celle in serie capaci di produrre fino a cinquanta Watt. Ogni FV può produrre fino a 1,5 Watt, ad una temperatura standard di 25°C. La modularità consente un’eccellente versatilità in grado di consentire l’istallazione del modulo in base alle proprie esigenze o alle caratteristiche della superficie destinata all’impianto. L’energia elettrica in uscita dal modulo è trasformata da corrente continua a corrente alternata (per l’uso domestico) tramite un inverter oppure computata a credito da uno speciale contatore del gestore di energia elettrica. Molte sono le società produttrici, tra le quali la tedesca Donauer, che da qualche tempo opera sul mercato italiano. L’energia elettrica in eccesso prodotta dai pannelli è venduta alla società fornitrice di energia elettrica tramite credito applicabile sulla bolletta.

Esiste la convenienza economica di questo tipo d’installazione? La risposta è sì, se si rinuncia agli incentivi statali per “rivendere” l’energia in eccesso al gestore di energia elettrica. Tralasciando l’aspetto economico, e il fatto che funziona anche in condizioni di cielo coperto, la resa dipende anche dalla posizione geografica. Nel nostro Paese, installare un pannello a Milano o Venezia rende meno rispetto a un’installazione dello stesso a Roma o a Trapani, dove l’irraggiamento è nettamente superiore rispetto alla Pianura Padana.

Politiche energetiche in Liguria

A livello burocratico, si sta procedendo nell’ottica di una semplificazione nel processo delle autorizzazioni. Entro la fine del 2013, la realizzazione di nuovi impianti non sarà più subordinata a una deroga al Piano territoriale di coordinamento paesistico regionale.  Recentemente anche il comune di San Bartolomeo al Mare, tra gli altri, ha aderito al Patto dei Sindaci, l’iniziativa dell’Unione Europea a sostegno delle azioni di politica energetica.