Attacco frontale del Partito Democratico:“Il Casinò rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”

7 marzo 2013 | 16:19
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Attacco frontale del Partito Democratico:“Il Casinò rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”
Attacco frontale del Partito Democratico:“Il Casinò rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”
Attacco frontale del Partito Democratico:“Il Casinò rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”
Attacco frontale del Partito Democratico:“Il Casinò rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”
Attacco frontale del Partito Democratico:“Il Casinò rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”
Attacco frontale del Partito Democratico:“Il Casinò rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”

“Il Comune, con il 12% degli introiti, incasserà una somma non sufficiente a coprire le spese. La manovra presentata dalla Casino Spa non basta a mettere in sicurezza i conti dell’azienda e mette in crisi i conti del Comune”, ha dichiarato Andrea Gorlero

“Per noi è una situazione di non ritorno: ad oggi la situazione del Casinò è completamente diversa rispetto a quella che ci è stata prospettata nel piano di impresa presentato ed approvato in Consiglio Comunale ad inizio febbraio. In quel contesto si ipotizzava una riduzione degli introiti dell’11,5%, ma in questo momento, dopo due mesi siamo a meno 23%, se confrontiamo il dato con lo stesso periodo del 2012. Se il trend dovesse continuare, ci troveremmo di fronte ad uno squilibrio di oltre 3 milioni di euro per quanto riguarda gli introiti. La Casinò Spa rischia l’insolvenza nei confronti del Comune”. Sono parole di Andrea Gorlero, capogruppo cittadino del Partito Democratico cittadino, a margine di un incontro con la stampa convocato dal gruppo consiliare del Pd questa mattina in Comune a Sanremo, che ha visto inoltre la partecipazione del segretario cittadino Mario Robaldo, e dei consiglieri Leandro Faraldi e Domenico Infante.

“Non solo” – incalza Andrea Gorlero – “ma rispetto a quanto è stato prospettato nel piano di impresa le manovre che in questo momento la Casinò Spa sta illustrando determinano minori recuperi per un milione di euro. Secondo il piano di impresa ci sarebbe stata una riduzione del costo del lavoro di 5 milioni e 324 mila euro, così suddivisi: 3 milioni di tagli agli stipendi, risparmi nel trasferimento della sede, maggiore produttività, risparmi per incentivo all’esodo. In realtà c’è un milione in meno di manovra, a cui vanno aggiunti 3 milioni in meno di introiti. Siamo già ad un’ipotesi di 4 milioni in meno”.

Andrea Gorlero è passato quindi ad analizzare le conseguenze per l’Amministrazione di Sanremo: “Il Comune, con il 12% degli introiti, incasserà una somma non sufficiente a coprire le spese amministrative. Questo significa che la manovra presentata dalla Casino Spa non basta a mettere in sicurezza i conti dell’azienda e mette in crisi i conti del Comune”

In base alle analisi effettuate dal Pd il bilancio di fine 2013 sarà 44 milioni e 136 mila euro, ma occorre considerare anche 9 milioni di euro di debiti pregressi, divisi in 4 milioni nel 2013 e 5 milioni nel 2014.

Il capogruppo del Partito Democratico, sottolinea inoltre: “Nel piano di impresa alla fine del 2014 è previsto uno squilibrio di cassa di 6.324.000. Quindi viene riconosciuta una situazione di insolvenza Noi la chiamiamo la sfrontata previsione di disponibilità liquida. Questo è il piano di impresa approvato in Consiglio Comunale con il sorriso sulle labbra”

Il Partito Democratico ha presentato quindi cinque diffide nei confronti del comune di Sanremo:
1)  Pianta organica
2)  Modifica della convenzione inerente i proventi, da una cifra percentuale ad una cifra fissa
3)  Blocco del conferimento dei beni immobili
4)  Riduzione i costi delle risorse umane mediante ammortizzatori sociali, ad esempio contratto di solidarietà
5)  Richiesta al Comune di negare l’autorizzazione all’uso dei fondi all’incentivo all’esodo e di fornire indirizzi diversi

"L’incentivo all’esodo vale 800.000 euro" – specifica Gorlero – "laddove, applicando il contratto di solidarietà si risparmierebbero 8,5 milioni di euro"

In merito alle procedure di incentivo all’esodo, il consigliere Domenico Infante ha osservato: “Non è semplice recuperare mediante gli incentivi all’esodo. Non capisco perché incentivare all’esodo persone che già dovrebbe essere in pensione. Guardare solo il problema del personale è estremamente riduttivo, occorre considerare il problema casinò in maniera globale, capire quali e quante persone occorrono e fare tagli mirati”.
Il consigliere Leandro Faraldi ha commentato: “I prepensionamenti non rappresentano un risparmio ma possono tradursi in un costo ulteriore, nel momento in cui si mette in pensione una persona indispensabile e poi la si riassume come consulente. Oppure può verificarsi il caso che il prepensionamento di un dipendenti di grado più alto determina l’automatico avanzamento di livello di altri dipendenti, con i relativi costi. Dobbiamo essere certi che l’Amministrazione comunale non abbia un costo nella Casinò Spa”n merito alle procedure di incentivo all’esodo, il consigliere Domenico Infante ha osservato: “Non è semplice recuperare mediante gli incentivi all’esodo. Non capisco perché incentivare all’esodo persone che già dovrebbe essere in pensione. Guardare solo il problema del personale è estremamente riduttivo, occorre considerare il problema casinò in maniera globale, capire quali e quante persone occorrono e fare tagli mirati”.