Andrea Gorlero (Pd) sull’accordo Casinò-sindacati:”illegittimo e moralmente discutibile”

29 marzo 2013 | 22:05
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Andrea Gorlero (Pd) sull’accordo Casinò-sindacati:”illegittimo e moralmente discutibile”

“In qualità di capogruppo del Pd, chiedo l’immediata revoca dell’accordo da parte dell’azienda, perché suscettibile di danno erariale,l’immediata comunicazione alle organizzazioni sindacali dello stato di crisi, la revisione generale dei costi di gestione

Intendo intervenire, “fuori dal coro“, in merito all’accordo concluso nella giornata di ieri tra Casinò spa e la quasi totalità delle organizzazioni sindacali.
L’accordo in sé è illegittimo, antieconomico, moralmente discutibile e insufficiente a mettere in sicurezza i conti del Casinò.
Insufficiente: la situazione dei conti del Casinò è talmente grave che non bastano certamente 3 milioni di euro annui di riduzione del costo del lavoro, anche se il sacrificio da parte dei lavoratori sarebbe significativo ed è certamente apprezzabile

Illegittimo, sotto due profili:
–  l’accordo non è conforme al Piano d’Impresa appena deliberato dal consiglio comunale, che prevede una riduzione di costi di personale di 5.324.000 ( al lordo dei risparmi conseguenti all’esodo ) e quindi ben superiore
–  la legge prevede che in caso di esuberi di personale si proceda ad attivare una speciale procedura, che dapprima ipotizza il numero di licenziamenti “ teoricamente “ necessari a riportare in equilibrio i conti aziendali e quindi impone all’azienda ed ai sindacati
a) di esaminare le cause che hanno contribuito a determinare l’eccedenza del personale e le possibilità di sua diversa utilizzazione, almeno di parte di esso , anche mediante contratti di solidarietà e forme flessibili di gestione del tempo di lavoro
b) in difetto, anche parziale, di concordare i criteri per i licenziamenti eventualmente necessari. A tale proposito la Corte di Cassazione ha ancora recentemente stabilito ( sentenza 5143 del 1° marzo scorso ) che il raggiungimento del requisito dell’aver già raggiunto il diritto alla pensione è un legittimo criterio di licenziamento .
Antieconomico e moralmente discutibile : l’accordo prevede che a 18 lavoratori che hanno già raggiunto il diritto alla pensione, ma che in base alla legge attuale in assenza dell’attivazione delle procedure di crisi avrebbero diritto a rimanere in servizio, venga attribuito un incentivo all’esodo oscillante tra 25.000 e 80.000 euro. In questo modo si dilapida un accantonamento di oltre 1 milione di euro di denaro pubblico che potrebbe venire utilizzato per un effettivo pre-pensionamento, a favore cioè di coloro che non hanno ancora raggiunto il diritto alla pensione. A riguardo, aggiungo che a quanto mi consta i lavoratori che hanno già raggiunto il diritto alla pensione sarebbero assai più numerosi dei 18 privilegiati e quindi non si comprende con quali denari la società Casinò spa intenderebbe proseguire nell’incentivazione all’esodo senza fare figli e figliastri.

Conclusivamente , in qualità di capogruppo del Partito Democratico, chiedo:
1) l’immediata revoca dell’accordo da parte dell’azienda, perché suscettibile di danno erariale ( si procederà in difetto a denuncia alla Corte dei Conti )
2) l’immediata comunicazione alle organizzazioni sindacali dello stato di crisi aziendale e conseguente attivazione delle procedure di mobilità e di raffreddamento
3) l’immediato pensionamento di tutti i dipendenti che abbiano già maturato il diritto alla pensione , in forma volontaria con il riconoscimento di un incentivo largamente inferiore a quello previsto dall’accordo, o – in difetto – mediante licenziamento
4) l’attivazione dei contratti di solidarietà che prevedano oneri a carico dei lavoratori in ragione della cifra di 3 milioni di euro oggi cristallizzata nell’accordo, ma che in considerazione dell’integrazione salariale e della contribuzione dell’azienda consentiranno risparmi del costo del lavoro ben superiori
5) la revisione generale dei costi di gestione del Casinò e della Casinò spa, in un’ottica di razionalizzazione dei costi e di salvaguardia dei posti di lavoro
6) il blocco del trasferimento degli immobili Villa Angerer e Villa Mercede al capitale del Casinò , in quanto effettuato in violazione di legge, e l’utilizzazione per gli investimenti dei risparmi conseguenti alle manovre di cui sopra
7) l’immediata costituzione di una commissione speciale d’indagine sulla situazione del Casinò d Sanremo.

Andrea Gorlero
Capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Sanremo