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Accoltellato per la pipì del cane: Trinchera sarà processato in abbreviato, discussione il 18 giugno

25 marzo 2013 | 12:37
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Accoltellato per la pipì del cane: Trinchera sarà processato in abbreviato, discussione il 18 giugno
Accoltellato per la pipì del cane: Trinchera sarà processato in abbreviato, discussione il 18 giugno
Accoltellato per la pipì del cane: Trinchera sarà processato in abbreviato, discussione il 18 giugno
Accoltellato per la pipì del cane: Trinchera sarà processato in abbreviato, discussione il 18 giugno

L’11 maggio 2012, accoltellò un giovane oggi di 17 anni, Cristian Andreacchio, al culmine di un diverbio dovuto alla convinzione dell’uomo che il cane del ragazzo gli avesse fatto la pipì davanti al suo locale

Sarà processato, il prossimo 18 giugno, in abbreviato: Salvatore Trinchera, 67 anni, di Vallecrosia, titolare del bar-sala giochi “Gioia", di via Colonnello Aprosio, a Vallecrosia, finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio per aver aggredito, l’11 maggio 2012, un giovane oggi di 17 anni, Cristian Andreacchio, al culmine di un diverbio dovuto alla convinzione dell’uomo che il cane del ragazzo gli avesse fatto la pipì davanti al suo locale. Oggi, all’udienza preliminare, il suo difensore, avvocato Marco Bosio, ha annunciato la volontà di procedere con un rito altrernativo.

E’ accusato di tentato omicidio e porto abusivo di arma – un coltello di 19,5 centimetri, nove dei quali di lama – nei confronti del giovane e di ingiurie e minacce gravi nei confronti della sua fidanzata, Stella G., che, secondo l’accusa, avrebbe apostrofato con frasi piuttosto pesanti, minacciandola di morte. Una perizia, eseguita nei mesi scorsi nelle forme dell’incidente probatorio, sosteneva che le lesioni non comportarono alcun pericolo di vita per il giovane, attinto da 4-5 fendenti: a capezzolo, schiena, ascella e mano.

Diversa, però, l’opinione dell’avvocato della parte offesa, Carlo Ruffoni, secondo cui: "Le lesioni riportate dal giovane sono compatibili con l tentato omicidio e non con la semplice colluttazione. E, comunque, i referti del pronto soccorso parlano chiaro".

A riprova di questa tesi, secondo la difesa, c’è una ferita profonda tre centimetri e larga due e mezzo, che Cristian ha riportato alla schiena. "Ha rischiato di bucare un polmone – ancora l’avvocato della difesa – e per un soffio si è salvato, provocandogli soltanto, se così si può dire, un grosso ematoma".

Salvatore Trinchera attualmente si trova in carcere anche a fronte della nuova misura cautelare dell’operazione "La Svolta", contro la criminalità organizzata nel Ponente. E’ indagato per associazione di stampo mafioso. Nei mesi scorsi, Trinchera aveva versato una provvisionale di 6.000 euro sul risarcimento.