Vertice a palazzo Bellevue con organi provinciali e comitati: “Collette Ozotto, scelta politica”

26 febbraio 2013 | 16:11
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Vertice a palazzo Bellevue con organi provinciali e comitati: “Collette Ozotto, scelta politica”
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Vertice a palazzo Bellevue con organi provinciali e comitati: “Collette Ozotto, scelta politica”

L’assessore provinciale Ballestra e il dirigente Enrico Lauretti hanno definito Collette Ozotto la miglior scelta possibile per i prossimi due anni. Del tutto insoddisfatti sia l’amministrazione sanremese che i comitati cittadini “Pro Bussana” e “Beulle”

L’incontro voluto questa mattina dall’assessore Antonio Fera presso il Comune di Sanremo, organizzato allo scopo di chiarire i termini del problema dello smaltimento rifiuti e del relativo ampliamento della discarica di Collette Ozotto, non ha lasciato soddisfatti né rappresentanti dei residenti delle zone limitrofe alla discarica, né l’amministrazione sanremese.
La riunione, che inizialmente non prevedeva la partecipazione dei comitati, si è svolta alla presenza di maggioranza e minoranza dell’Amministrazione matuziana, con la partecipazione dell’assessore provinciale all’Ambiente Giovanni Ballestra, l’ingegner Enrico Lauretti, dirigente provinciale ai settori Ambiente, Territorio ed Urbanistica e dei rappresentanti dei comitati “Pro Bussana”

“Ho voluto tutti presenti per chiarirsi una volta per sempre sulla situazione di Collette Ozotto. Gli organi provinciali qui presenti possono fornire le spiegazioni che tutti richiedono”, ha esordito l’assessore Antonio Fera

Le riserva principale sollevata dal segretario Marco Lupi riguarda dati sulla effettiva capacità del sito alternativo di Rio Sgorreto: “Perché è stata scelta Collette Ozotto a discapito di Rio Sgorreto? Inizialmente ho letto sui documenti che la capacità di Rio Sgorreto sarebbe 1 milione mezzo di metri cubi, che successivamente sono diventati un milione e in virtù di un emendamento sono scesi a 500.000 metri cubi. Trovo molto originale che un emendamento di un consigliere provinciale possa ridimensionare un abbancamento per i rifiuti. Tanto è vero che un attimo dopo il capogruppo del partito democratico Giordano nella delibera si chiede se il fatto di aver ridimensionato la potenzialità di contenimento di Rio Sgorreto sia un problema di tipo tecnico o di tipo politico. La risposta del consigliere Gabriele Saldo è che si tratta di un problema di tipo politico”.

Marco Lupi ha successivamente confrontato i notevoli costi di realizzazione di Collette Ozotto (18 milioni di euro) con i minori costi legati a Rio Sgorreto: “Sarebbero necessari solo i lavori di impermeabilizzazione, che tra l’altro ha una tempistica relativamente breve. Inoltre, si è scelto invece di andare di un sito di 300.000 metri cubi, altro elemento che non capisco”

“La provincia ha deliberato a uso tempo su tre siti” – ha continuato Marco Lupi – “Ventimiglia, Collette Ozotto, Colli. La Regione Liguria preferiva Colli, ha subito cassato il sito di Ventimiglia per motivi idrogeologici, ha preso una decisione analoga per quanto riguarda il sito del bacino sanremese e ha espresso parere favorevole per Rio Sgorreto, riassumendo, la Regione definisce Colli come prima scelta e Rio Sgorreto come seconda scelta. Ma a questo punto Rio Sgorreto sparisce dalle carte”

La replica dell’assessore provinciale all’Ambiente Giovanni Ballestra: “La Provincia, è mero esecutore delle decisioni del parlamentino: quando abbiamo iniziato l’iter procedurale, ad aprile 2010 la nostra provincia è andata in crisi quasi emergenziale, a seguito del sequestro discarica Ponticelli, rimanendo solo la discarica di Collette Ozotto. Nel 2009 il presidente regione Liguria scriveva una lettera in cui specificava che non avrebbe consentito alcun ampliamento e non sarebbero state più accettate decisioni emergenziali, ovvero ordinanze. Si doveva passare da una fase di attività e proprietà delle discariche ad una fase di siti di proprietà pubblica e secondo provvedere velocemente al bando che prevede le tre unità, unità di gestore, separatore e discarica di materiale inertizzato”

“Per fare tutto questo era necessaria una nuova programmazione” – commenta Giiovanni Ballestra .- “la vecchia programmazione prevedeva impiantistica ma non discarica. I siti allora esistenti erano frutto di un piano provinciale fatto nel 2002, quindi siti dal punto di vista delle normative attuali non esistevano.

Contnua Ballestra: “E’ stato approvato dalla Provincia e dalla regione un progetto che verrà assoggettato a gara. La provincia di Imperia ha bandito le discariche a cielo aperto e una delle motivazioni del commissariamento che ha subito la provincia è perché non p stata fatta per tempo la gara per la struttura complessa che bandisce le discariche” L’assessore Ballestra ha concluso ribadendo come l’ampliameto della discarica di Collette Ozzotto sia la miglior scelta possibile: "Dal punto di vista tecnico è una discarica con maggior stabilità e sfido chiunque a trovare in questa provincia un sito compatibile".

Il dirigente Enrico Lauretti  ha fatto presente come la Provincia sia andata avanti sula base di un progetto dei sindaci: "Abbiamo trasmesso il progetto definitivo ad aprile 2012 chiedendone l’approvazione, Taggia ha apporvato il 26 settembre, Sanremo tergiversava, siamo venuti due volte a spiegare che non potevamo più tornare indietro,  Sarnremo avrebbe avuto un giusto compenso di 2 euro a tonnellata da spendere a Bussana per compensazioni ambientali".

Enrico Laurenti ha inoltre parlato delle scadente legate alla pratica di Collette Ozotto: "Il lotto 5 finisce ad aprile 2014, occorrono tre mesi per gara europea, poi occorre considerare la tempistica del progetto esecutivo, lo scavo per cui occorrono sei mesi, quindi siamo già in emergenza. Sono andato in Piemonte a cercare soluzioni alternative. Inceneritore di Torino finito a dicembre ha detto no, altri due siti potrebberro assorbire  un terzo del nostro fabbisogno. Saremo costretti ad indire una gara europea se non emergerà una soluzione alternativa".

Risoluto Il commento del sindaco Maurizio Zoccarato: "La pratica è stata rallentata da noi perché non tutti consiglieri erano convinti. Nel mio modo di amministrare io cerco la condivisione, senza imposizioni. Siamo disponibili a collaborare con la Provincia nella misura in cui si prenda atto che ormai sono cambiati i rapporti di forza: Sanremo ha la maggioranza relativa".

Il consigliere di minoranza Daniela Cassini nel suo intervento ha contestato le scelte della Provincia e gli argomenti dell’assessore Ballestra: "Penso che la scelta di Collette Ozotto sia una scelta politica e non tecnica. Per quanto riguarda il lotto 6 abbiamo comunque una previsione di 24 mesi, anche se le discariche cominciano in un modo e finiscono in un altro modo"

Robert Vonhackvits, membro del direttivo dell’associazione Sanremo Sostenibile, si è detto totalmente insoddisfatto dell’incontro: “Dal nostro punto di vista è illogico e antieconomico scavare buchi in una montagna, come in questo caso, mettere dentro della spazzatura, e ricoprirla di terra. Per noi la priorità è la raccolta differenziata porta a porta in modo da azzerare quasi totalmente la necessità di portare i rifiuti in discarica. Abbiamo sentito nuovamente tutte le cose che abbiamo sempre contestato all’assessore provinciale Ballestra e all’assessore comunale Fera. Chiederemo in primo luogo la partecipazione dei cittadini che è fondamentale quando si prendono decisioni di questa importanza e gravità ed in secondo luogo torneremo all’attacco con delle proposte, dato non siamo persone del no”

Altrettanto critico è Alberto Cerutti, del comitato Salute Beulle che rappresenta gli abitanti dell’area maggiormente vicina alla discarica di Collette Ozotto: “Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Ballestra e dell’ingegner Lauretti che ci hanno confermato che la scelta di Collette Ozotto è politica, non tecnica. Questo avvalora i dubbi che ci erano venuti esaminando la quantità di vincoli esistenti nella zona, compreso un vincolo architettonico, la chiesa di Sant’Anna, un esemplare di tardo barocco vincolato dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali.

“Se la scelta è politica” -.prosegue polemicamente Cerutti – “il cancro che verrà agli abitanti di Bussana sarà solo politico, quindi le persone possono stare tranquille. Per quanto riguarda le dichiarazioni dell’ingegnere Lauretti, credo che sia il caso di parlare di una vera e propria deportazione degli abitanti della zona. Abbiamo 570 firme su un dischetto depositato oggi alla Procura della Repubblica, che sarà unito ad un precedente esposto.”