Pasticcio edilizio a Dolcedo, uno degli espropriati: “Protesterò ad oltranza”

28 febbraio 2013 | 14:51
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Pasticcio edilizio a Dolcedo, uno  degli espropriati: “Protesterò ad oltranza”
Pasticcio edilizio a Dolcedo, uno  degli espropriati: “Protesterò ad oltranza”
Pasticcio edilizio a Dolcedo, uno  degli espropriati: “Protesterò ad oltranza”
Pasticcio edilizio a Dolcedo, uno  degli espropriati: “Protesterò ad oltranza”
Pasticcio edilizio a Dolcedo, uno  degli espropriati: “Protesterò ad oltranza”
Pasticcio edilizio a Dolcedo, uno  degli espropriati: “Protesterò ad oltranza”

Primo a scendere in piazza Michele Toso, che dopo aver rilevato un terreno dotato di permesso, ed essere arrivato quasi alla fine dell’edificazione, si è visto arrivare la lettera di esproprio. “Rimarrò in piazza finché le forze mi reggeranno” afferma

E’ oggi alle 13 a Dolcedo la protesta contro gli espropri edilizi operati dal Comune anni dopo aver rilasciato regolare permesso di costruzione. Primo a scendere in piazza  Michele Toso, che dopo aver rilevato un terreno dotato di permesso, ed essere arrivato quasi alla fine dell’edificazione, si è visto arrivare la lettera di esproprio. Michele Toso ha manifestato la propria intenzione di rimanere in piazza ad oltranza, “finché le forze mi reggeranno”, come ha affermato, e finché non avrà dal sindaco di Dolcedo e dal segretario generale risposte sulla sua situazione; situazione condivisa da un centinaio di famiglie su cui pende la spada di Damocle dell’esproprio. Per alcuni si tratta di una casa per altre, ma per altri è la prima casa ad essere in gioco.

“In questo discorso di lottizzazione abusiva ci si sta muovendo in maniera poco chiara” – afferma Michele Toso – “personalmente non ho più avuto la possibilità di aderire alle richieste del Comune, in questi anni, ho avuto un danno morale ed economico, il Comune chiede denaro per qualcosa che non è scritto in nessun ordinamento. Chiedono soldi per una licenza su un terreno ci cui ancora si ignora la tipologia, è un terreno agricolo? Residenziale? Chiedono solo soldi. Lo hanno già fatto un anno fa e hanno dovuto restituire i soldi perché in Regione hanno bloccato tutto, adesso sembra di nuovo tutto bloccato ed io non ho voluto dare 3500 euro per far partire non so che cosa, il mio avvocato dice che è anticostituzionale, non possono chiedere denaro senza chiarimenti. E’ un ‘estorsione legalizzata”.

“Io ho chiesto un permesso di costruire su un terreno che mi piaceva: c’era tutto, c’era il terreno ed il permesso di costruire intestato ad un’altra persona, non ho fatto io la richiesta in Comune, ho comprato un “pacchetto”, con i permessi il progetto, ho costruito, a spese mie, a partire dal 2004, con un mutuo di 25 anni, e quando sono arrivato con tanti sacrifici, quasi alla fine della casa, è arrivata una lettera dalla Provincia, dove si dichiarava che il permesso di costruire era illegittimo, a causa di irregolarità del Comune. Hanno rilasciato in un anno 180 permessi di costruire, una cifra anomala, considerando i vincoli, le tutele della zona, ma in ciqnue anni nessuno ha mosso un dito. Perché hanno aspettato cinque anni? Forse per impedire che possa rivalermi su chi mi ha venduto il terreno? Al Comune è scappata di mano la situazione ma a rimetterci siamo noi, siamo noi che passiamo per abusivi”

Numerosi sono stati i cittadini espropriati che nel corso della giornata hanno aderito alla protesta di Toso: Nico Stilo, Paola Borsellino, sono alcuni tra i proprietari presenti oggi in piazza a Dolcedo.

IL FOTOSERVIZIO DI ALESSANDRO DEL VENTO