Intervento di Alternativa Intemelia sulla carenza di impianti sportivi a Ventimiglia
Uno dei bisogni della Comunità cittadina che più spesso vengono trascurati è la necessità dello svago, dell’attività ricreativa, sportiva e sopratutto sociale
Uno dei bisogni della Comunità cittadina che più spesso vengono trascurati è la necessità dello svago, dell’attività ricreativa, sportiva e sopratutto sociale. È quindi anche il bisogno di tenere i bambini e i ragazzi il più lontano possibile dalla televisione e dai videogiochi che contribuiscono solo ad allontanarli dalla realtà e dalla capacità di socializzare con i propri coetanei.
Nella nostra Città non esistono spazi ricreativi pubblici e liberi o comunque, se esistono, sono fatiscenti, pericolanti e degradati.
I campetti del "Funtanin" sono distrutti, sporchi e inagibili; il campetto di calcio della Parrocchia di San Nicola, che per tutti era valvola di sfogo dopo le lunghe giornate di scuola, è stato smantellato e trasformato in deposito e parcheggio; il "Boschetto" (antistante le scuole di via Veneto) che ha cresciuto e formato alla vita numerose generazioni di ventimigliesi adesso vanta un bel cartello "Vietato il gioco del pallone"; i prati adiacenti al caseggiato "il biscione" sono andati piano piano in abbandono e quello che una volta era un prato sta diventando più una specie di fitto sottobosco.
Certo, negli anni scorsi sono state erette ben due nuove strutture sportive: il PalaRoya e il tendone del Centro Studi di via Roma.
PalaRoya che aprì i battenti con problemi strutturali, poi risolti, e dove recentemente uno dei pesanti e massicci canestri si è staccato dal soffitto piombando ad un metro da terra, fortunatamente senza danni. Per quanto riguarda il tendone di via Roma, esso è spesso inutilizzabile a causa della pioggia che infilandosi sotto il pavimento (appoggiato sull’asfalto) inizia a zampillare da sotto i piedi dei giocatori; quando non piove è invece la condensa che rende il pavimento impraticabile.
Sarebbe bello per noi cittadini poter decidere se il pomeriggio andare a giocare a calcio con gli amici o se andare a fare due tiri a canestro nel campetto sotto casa oppure di far giocare i propri figli con gli altri ragazzi del quartiere usando due alberi come porta sognando di essere grandi campioni.
O ancora un campo di “beach volley” libero, uno spazio dove andare con i pattini e con gli skate o uno spazio dove un papà può insegnare al figlio ad andare in bicicletta senza le rotelle. Per fortuna Ventimiglia ha ancora degli spazi che possono facilmente essere ripresi e adibiti ad area sportiva/ricreativa e altri dove si potrebbero ancora realizzare altre idee. Basterebbe forse iniziare dal riprendere quello che già è scomparso.
Tutto ciò pensando che prima di tutto è dal benessere dei cittadini che dipende la salute e la buona convivenza di una città.