Intervento di Alternativa Intemelia sulla carenza di impianti sportivi a Ventimiglia

12 febbraio 2013 | 21:10
Share0
Intervento di Alternativa Intemelia sulla carenza di impianti sportivi a Ventimiglia

Uno dei bisogni della Comunità cittadina che più spesso vengono trascurati è la necessità dello svago, dell’attività ricreativa, sportiva e sopratutto sociale

Negli ultimi mesi Alternativa Intemelia ha portato avanti alcune proposte relative al futuro della città di Ventimiglia,e che vanno da una maggiore attenzione all’ecologia ad una più traparente gestione della cosa pubblica. Per questo mese Alternativa Intemelia si propone invece di fornire alcuni consigli ed alcune considerazioni relativamente ad un problematica molto sentita a Ventimiglia: la carenza di spazi pubblici dove fare sport e l’inadeguatezza di quelli presenti.

Uno dei bisogni della Comunità cittadina che più spesso vengono  trascurati è la necessità dello svago, dell’attività ricreativa,  sportiva e sopratutto sociale. È quindi anche il bisogno di tenere i  bambini e i ragazzi il più lontano possibile dalla televisione e dai  videogiochi che contribuiscono solo ad allontanarli dalla realtà e dalla capacità di socializzare con i propri coetanei.

Nella nostra Città  non esistono spazi ricreativi pubblici e liberi o comunque, se esistono, sono fatiscenti, pericolanti e degradati.
I campetti del "Funtanin"  sono distrutti, sporchi e inagibili; il campetto di calcio della  Parrocchia di San Nicola, che per tutti era valvola di sfogo dopo le  lunghe giornate di scuola, è stato smantellato e trasformato in deposito e parcheggio; il "Boschetto" (antistante le scuole di via Veneto) che  ha cresciuto e formato alla vita numerose generazioni di ventimigliesi  adesso vanta un bel cartello "Vietato il gioco del pallone"; i prati  adiacenti al caseggiato "il biscione" sono andati piano piano in  abbandono e quello che una volta era un prato sta diventando più una  specie di fitto sottobosco.

Certo, negli anni scorsi sono state  erette ben due nuove strutture sportive: il PalaRoya e il tendone del  Centro Studi di via Roma.
PalaRoya che aprì i battenti con problemi  strutturali, poi risolti, e dove recentemente uno dei pesanti e massicci canestri si è staccato dal soffitto piombando ad un metro da terra, fortunatamente senza danni. Per quanto riguarda il tendone di via Roma, esso è spesso inutilizzabile a causa della pioggia che infilandosi sotto il pavimento (appoggiato sull’asfalto) inizia a zampillare da sotto i  piedi dei giocatori; quando non piove è invece la condensa che rende il  pavimento impraticabile.

Sarebbe bello per noi cittadini poter  decidere se il pomeriggio andare a giocare a calcio con gli amici o se  andare a fare due tiri a canestro nel campetto sotto casa oppure di far  giocare i propri figli con gli altri ragazzi del quartiere usando due  alberi come porta sognando di essere grandi campioni.

O ancora un  campo di “beach volley” libero, uno spazio dove andare con i pattini e  con gli skate o uno spazio dove un papà può insegnare al figlio ad  andare in bicicletta senza le rotelle. Per fortuna Ventimiglia ha  ancora degli spazi che possono facilmente essere ripresi e adibiti ad  area sportiva/ricreativa e altri dove si potrebbero ancora realizzare  altre idee. Basterebbe forse iniziare dal riprendere quello che già è  scomparso.

Tutto ciò pensando che prima di tutto è dal benessere dei cittadini che dipende la salute e la buona convivenza di una città.