“In piazza Nota e piazza Muccioli non solo problemi di viabiilità”

Partendo dal presupposto che la politica degli orticelli, per la nostra politica in generale è da definirsi elettoralmente "politica dei consensi", è giusto, dato che io non scappo mai davanti ad un problema che mi si presenta e ne parlo soprattutto e sempre con gli interessati, prima di denunciare, ma sempre e solamente agli organi di stampa, che devo sempre comunque ringraziare perché mi vengono incontro anche a moderare i miei sfoghi più che comprensivi, o in casi estremi all’URP, ed in questo caso vado ad avvisare preventivamente e personalmente l’interessato o gli interessati, ottengo comunque un buon risultato, anche a fronte di pareri diversi ed assolutamente non convergenti, perchè mi consentono di vedere le cose sotto un’altra prospettiva, chiaramente dannosa sicuramente nel tempo per coloro che intendo perseguire sempre ai loro singoli interessi, perchè lo spaccio permanente e fisso su un determinato territorio, può portare "solo dei danni" alle loro stesse attività, ma questo non lo capiscono.

Infatti, ritornando alla problematica di Piazza Nota, sono stato fermato da un artigiano di Piazza Nota e da un commerciante di Via Palazzo, ed è loro chiaramente intendono continuare comunque a posteggiare impunemente in Piazza Nota, anche perchè, pur trovandola nel completo disuso, non possono posteggiare nell’adiacente Piazza Muccioli. A questo punto non intendo toccare la problematica complessa e scandalosa di Piazza Muccioli, perchè nell’ambito Amministrativo il tutto è stato già risolto, ma attenzione attenzione, anche in questa zona ci sono ben "altri orticelli" da coltivare, quindi si deduce che i nostri Amministratori (chiarisco che li ho votati), non riescono a cavare un ragno dal buco. Pertanto, avendo lo scrivente anche studiato Diritto Canonico, vale il "non expedit" che alcune volte la Cancelleria Apostolica, deve, in determinati casi, chiaramente pronunciare.