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Da un lettore: termine “manicheo” persona che ritiene di essere sempre dalla parte del giusto

18 febbraio 2013 | 09:32
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Da un lettore: termine “manicheo” persona che ritiene di essere sempre dalla parte del giusto

“Attaccare la satira, è una delle forme più estremamente “manichee”, se poi l’assoluta mancanza di cultura ci porta a far credere scherzosamente che “manicheo” è una semplice forma di pasta”

Per estensione il termine “manicheo” è di persona che nel giudicare atteggiamenti, opinioni, e situazioni, ritiene di poter formulare giudizi secondo un’opposizione radicale di vero e falso, bene e male, senza offrire alternative né ammettere sfumature, e ritenendo di essere sempre dalla parte del giusto e del vero, volendo analizzare la controparte sin da subito ed in modo negativo, e presupponendo che la medesima, quando mai si adeguerà finalmente al suo solo modo di vedere e di essere, allora potrà convivere in un modo compartecipe un’eventuale rapporto di amicizia e di reciproco rispetto, diversamente, dimostrerà di essere il male dei mali, mentre per lui, quale solo giudicante e supponente interprete della verità, dimostrerà che questo contrario deve essere cancellato e perseguito. Con questo sistema si distrugge ogni nostra verità, ogni modo di seguire un valida via per ricercare, anche tra le diverse idee, e nell’interno della stessa dialettica, dei punti di incontro e mai di scontro. Io, in merito a questo contesto, ho avuto ultimamente una ulteriore prova, ricevendo inaspettatamente una telefonata, che innocentemente ritenevo una telefonata fatta in buona fede e con buoni propositi, ma nel discorrere con la controparte, ad un certo punto mi sono reso conto che io parlavo di mele, mentre l’interlocutore mi rispondeva, si  parlando di mele, ma che però mi veniva dimostrato che velatamente erano da ritenersi delle pere. Terminata la telefonata, e ricordandomi che la controparte, proprio per sua “forma mentale”, ha sempre comunque ritenuto di avere sempre ragione, ero molto perplesso, infatti avuto come risultanza, mezzora dopo, e senza che io ne avessi la minima consapevolezza, il modo di ricevere da organi competenti, la risposta di questo strano modo di fare, altro che ramoscello d’ulivo e di reciproca comprensione. Da questo modo di agire, ben si capisce magari la difesa intransigente dei privilegi della casta in quanto tale, come ad esempio il voluto non cambiamento del sistema elettorale, che come ha ben affermato il comico Bisio, ci porterà,  come tanti “manichei”, al voto, premesso che “comunque dobbiamo andare a votare”, così ci si soccomberà nel nostro stesso sistema, sistema che con il nostro modo di comportarci quotidianamente, lo abbiamo creato a nostra immagine e somiglianza, perché questa è la sola nostra verità edonisticamente incontestabile, punto e basta, al punto tale che diveniamo cechi tra i cechi. Se poi la dottrina “manichea” è stata giustamente sconfitta nel  XIII° secolo, riappare prepotentemente in tutti gli ambienti, e tutto questo mi è stato ampiamente ribadito, in un breve nostro personale colloquiare, proprio domenica mattina, con l’Arciprete della Chiesa Ortodossa di Milano, che giustamente ha avuto modo di ribadirmi che la mediocrità e la mancanza di valori costruttivi atti alla ricerca, se non di Dio, ma almeno di una qualche idealità che ci sproni a migliorare ed a migliorarci, ci porta a ritrovare tra le righe del nostro vivere, il fenomeno “manicheo” in qualsiasi situazione ed ambiente. Quindi, veramente viviamo momenti difficili per tutti. Tutto questo mio dire e ridire e ritritare il già tritato, nasce comunque dal solo concetto che attaccare la satira, è una delle forme più estremamente “manichee”, se poi l’assoluta mancanza di cultura ci porta a far credere scherzosamente che “manicheo” è una semplice forma di pasta, con una buona tenuta di cottura ed adatta a certi specifici sughi, coi tempi che corrono, va tutto bene. Ma in verità, nel groviglio dei nostri soliti e quotidiani  egoismi che perseguiamo interessatamente in una logica disastrosa, perché senza timone, vivendo dentro un imbarbarimento politico e morale che fa spavento, tanto che per i nostri soliti interessi legati a facili carrierismi, facili guadagni ed a difendere il nostro solito orticello, non ci rendiamo comunque conto, ed alcune volte neanche non vogliamo rendercene almeno consapevoli, di divenire  veramente dei miseri “manichei”,  si è costretti almeno a meditare ed a voler capire, nel modo più chiaro possibile, come si comportano i Talebani, perché il “manicheismo” in quanto dottrina, è specificatamente nata nell’intreccio più nefando tra filosofia e religione, tanto che questa terribile commistione porta solamente verso il “puro fanatismo”, quindi i più lineari sono proprio loro, che perseguono, con altre modalità, questa linea di principi, ma ricordiamoci tutti quanti, che questo reale stato di cose, nei fatti è l’arma più distruttiva, più terribile e devastante che possa esistere su questo nostro pianeta.

Massimo Novero