Convention dei candidati del Pdl, Zoccarato: “Per amministrare un territorio occorre la conoscenza”

9 febbraio 2013 | 13:12
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Convention dei candidati del Pdl, Zoccarato: “Per amministrare un territorio occorre la conoscenza”
Convention dei candidati del Pdl, Zoccarato: “Per amministrare un territorio occorre la conoscenza”
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Convention dei candidati del Pdl, Zoccarato: “Per amministrare un territorio occorre la conoscenza”
Convention dei candidati del Pdl, Zoccarato: “Per amministrare un territorio occorre la conoscenza”
Convention dei candidati del Pdl, Zoccarato: “Per amministrare un territorio occorre la conoscenza”

Al cinema teatro Tabarin di Sanremo: tutti i candidati a Camera e Senato alle prossime elezioni parlamentari del Pdl. Presenti anche esponenti dell’Associazione Rinascimento. Un centinaio i partecipanti all’evento

L’incontro con i candidati alle prossime elezioni politiche per il Popolo della Libertà, organizzato dal presidente dell’associazione culturale Rinascimento, Antonio Bissolotti,

Intervento di Augusto Minzolini, già direttore del Tg1 ed oggi responsabile dei corrispondenti esteri della Rai:

“Faccio il politico, lo farò per un po’, ma tornerò a fare il mio mestiere. Penso che queste siano elezioni importanti, perché sono partite in sordina, come se fosse scontato l’esito, ma in realtà io non l’ho mai creduto, circa due mesi fa scrissi un pezzo su Panorama dicendo che nulla era scontato, anzi. E il motivo è molto semplice: mai come in questa occasione gli argomenti su cui la gente è chiamata a riflettere sono gli stessi su cui il centro-destra è nato. Parliamo del fisco, di riforme strutturali che dovrebbero servire a modernizzare il paese, parliamo di un’idea meno retorica dell’Europa, che dovrebbe pensare agli interessi del nostro paese in Europa.

Oggi ho visto una cosa sui giornali che mi ha molto colpito: negli ultimi cinque anni il saldo dei nostri contributi in Europa è di 22 miliardi, quindi noi abbiamo dato più di quello che abbiamo ricevuto, e Monti ha riportato come una grande vittoria il fatto che avremo uno sconto di 650 milioni l’anno, il che significa che per riprendere i 22 milioni che noi abbiamo dato ci dobbiamo mettere più di 22 anni. Questo fa capire che la nostra posizione in Europa è sicuramente sbilanciata, perché chiaramente dobbiamo dare ma almeno dobbiamo contare per quello che diamo, e questo è secondo me un modo un po’ strano che c’è nella politica, ma anche nell’informazione, nel raccontare i fatti.

Berlusconi, che ha fatto secondo me un’ottima campagna elettorale, ha fatto tutta una serie di proposte: restituzione dell’Imu sulla prima casa, la possibilità di detrarre contributi e tassazione dei giovani che vengono assunti, tutte proposte che sono sempre state considerate o promesse irrealizzabili o addirittura delle boutades, salvo poi da parte dei suoi detrattori, che possono essere o la sinistra o Monti, di riproporle subito dopo. Questo significa che c’è un concetto assolutamente sbagliato, perché da una parte c’è l’idea di gestire la crisi cercando di risolverne i problemi, c’è la logica del fare, di provarci, dall’altra c’è invece soltanto l’idea di accettare la crisi, e gestire il declino. Quando prendi un’ipotesi del genere, lo vediamo nei programmi, l’unica risposta quale è? E’ quella di tassare, tassare, tassare.

Sono molto contento di essere venuto in questo territorio, perché molto spesso hai già l’idea dei due modelli che abbiamo di fronte. Sono stato parecchie volte a Genova in questo periodo, e veramente mi ha stretto il cuore il fatto di vedere una città che sta morendo, che non immagina per sé e per i propri figli un orizzonte che possa dare una speranza. E’ ferma, invecchia, perde abitanti, ma non reagisce.

Ebbene, quando io vengo nella Riviera, ieri sono stato a Savona, oggi sono a Sanremo, l’atteggiamento è completamente diverso, c’è l’atteggiamento di pensare di risolvere i problemi, c’è un iniziativa da parte della gente che è tutta un’altra cosa, e probabilmente è proprio per il tipo di amministratori che hanno avuto: alcune parti sono amministrate dalla sinistra, altre parti vengono amministrate dal centro-destra, ma il fatto che ci sia un’alternanza crea un meccanismo a migliorare, migliora gli uni e gli altri. Invece a Genova c’è una situazione assolutamente statica che è soltanto l’idea di un tramonto continuo.

Ecco perché da questo punto di vista queste secondo me sono elezioni importanti, soprattutto per la Liguria: perché altrimenti ci ritroveremmo domani a vedere un modello che a Genova rischia di essere un pò l’immagine del Paese, un modello che guarda allo stato attuale, soltanto che lo stato attuale puoi gestirlo in una fase in cui non c’è una grande crisi, quando c’è una grande crisi per sopravvivere le famiglie devono far ricorso ai risparmi. Per far vivere i nostri figli dobbiamo spendere i risparmi di una vita, ma è una cosa che finisce, prima o poi, e poi avremo la conflittualità.

Io capisco che molti nel partito siano rimasti un po’ perplessi, per noi “paracadutati”, per noi “foresti”, ma io credo che in un momento del genere, io che non sono un politico, lo farò con attenzione a due dimensioni su cui lavoriamo, una nazionale e chiaramente cercando di affrontare i problemi che sono di tutti, una invece territoriale, perché so benissimo che andrò a Roma sulle gambe degli elettori che mi hanno votato, che sono elettori liguri. Andrò quindi a Roma per difendere le speranze e i problemi degli elettori liguri. Se mi accorgessi di non riuscire a farlo, mi dimetterei, perché credo che da questo punto di vista sia fondamentale, che uno debba soprattutto difendere la propria credibilità ed avere rispetto per le persone che ti hanno mandato in parlamento”

Dopo l’intervento di Minzolini, Antonio Bissolotti ha commentato: “In una elezione al Parlamento credo che quello che vale è portare persone valide che si interessino comunque del territorio. Abbiamo avuto in passato tanti onorevoli di questo territorio che non si sono mai interessati di questa terra. Non è che il fatto di essere di questo territorio sia necessariamente un valore”

L’intervento dell Sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato:

 “E’ vero quello che ha detto Tonino [Bissolotti, ndr], che cosa cambia avere un parlamentare del posto o un parlamentare “foresto”, per così dire. Cambia la conoscenza. Se io oggi dicessi a Lainati, quanto costa smaltire la nettezza urbana in provincia di Imperia? Non lo sa. E’ normale. Non sono a fare l’interrogatorio ma qui a darvi uno stimolo e dei consigli. Primo consiglio, ad una campagna elettorale come la nostra è giusto che ci vada Eugenio Minasso, è giusto che ci vada il presidente, già Minzolini è un volto conosciuto, è anche esteticamente piacevole per l’opinione pubblica perché è una persona conosciuta. Lainati, per esempio, è una persona che non conosciamo, io mi aspettavo un colpo di telefono. Il dottor Minzolini è stato onestissimo e ci ha dato un colpo di telefono.

"Questo territorio" – continua Maurizio Zoccarato .  "ha alcuni problemi di fondo. Le infrastrutture, perché le infrastrutture devono servire per portare turismo, perché oggi non ci dimentichiamo che abbiamo l’autostrada dei Fiori che ha due corsie, una ferrovia che è ancora troppo vecchia, un aeroporto che è l’aeroporto di Nizza, non di Genova.  Le infrastrutture devono servire anche ad affrontare quelle grandi problematiche che noi abbiamo avuto e abbiamo ancora, per esempio la floricoltura, gli estimi catastali.Per la floricoltura abbiamo il Mercato dei Fiori, che è passato da una cooperativa che si chiama Ucflor, da sempre in mano alla sinistra, ad Amaie Energia, che è una società partecipata del Comune al 100%. Abbiamo il problema dei trasporti, quindi i trasferimenti che vengono fatti dallo stato alla Regione, e dalla Regione alla Provincia: perché l’azienda dei trasporti nel nostro contesto da da mangiare a 350famiglie. E soprattutto dà dei servizi, che non sono redditizi nell’entroterra ma indispensabili per i cittadini dell’entroterra. Noi abbiamo bisogno dei nostri parlamentari che ci aiutino a portare i finanziamenti dallo stato alla Regione e dalla Regione alle nostre aziende partecipate"

Ancora il primo cittadino di Sanremo: "Per quanto riguarda il problema de Casinò: abbiamo necessità che i nostri parlamentari ci diano una mano con una legge. La sala giochi o la macchinetta dentro il bar è concorrenza sleale nei confronti della casa da gioco. Perché noi non abbiamo il permesso del gioco, abbiamo una deroga da parte dello Stato al divieto del gioco, una cosa completamente diversa che la gente non sa. Quanto incassa oggi il Casinò di Sanremo? 52 milioni di euro. Quanto incassano le macchinette in provincia di Imperia? 144 milioni di euro. Questo significa che lo Stato, rispetto al Casinò di Sanremo, in provincia di Imperia, vale 3 volte come concorrenza"

"Non entro nel merito del tribunale di Sanremo, per cosa si poteva fare e per cosa si potrebbe ancora fare: il tribunale di Sanremo da un punto di vista anche geografico si trova nel mezzo della provincia di Imperia. Oggi andiamo ad affrontare con il presidente della Regione un altro capitolo, che è quello dell’ospedale unico. E’ nostra convenienza che ci sia al più presto un sito su Taggia. E poi abbiamo anche l’esigenza non ultima di essere tutelati anche come enti locali. La problematica di molti parlamentari non sanno neanche cos’è il patto di stabilità: lo sanno sulla carta"

FOTOSERVIZIO DI FABRIZIO TENERELLI

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