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Un nostro lettore: “Votare è l’unica arma per difendere la democrazia”

31 gennaio 2013 | 14:15
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Un nostro lettore: “Votare è l’unica arma per difendere la democrazia”

“Per la parte a me avversa, esistevano valide Scuole di Partito, atte a delineare comunque una linea di principio etico politica per le future classi dirigenti, pur nel rispetto delle nostre proprie specificità, ci si confrontava liberamente”

Riprendendo degli appunti su un breve incontro formativo tenuto dal compianto don Nino Martini, presso il Circolo “Alcide De Gasper” di Sanremo (tempi che furono), questo semplice prete, valido combattente per la libertà e che tanto ha fatto per questa nostra Provincia, sia nello spirito della vera carità, sia per la sua attività politica e formativa, c’induceva a riflettere sul principio di fare sempre un’attenta disamina dell’obbiettivo politico o amministrativo che si volesse raggiungere, con qualsiasi termine di politichese lo si intendesse determinare, e sia che il medesimo fosse una piccola o una grande cosa da doversi fare, ed una volta raggiunto questo contesto operativo ben definito, era sempre doveroso per tutti noi, nell’interno di una dialettica anche serrata tra le varie forze politiche, di renderlo fattivo ed operativo nella sola etica comportamentale dettata dal principio del buon governo. Nei vari casi da lui analizzati, alcune volte, per soliti interessi e facili personalismi, appariva evidente un suo comprensibile sconforto, ma nel contempo, per quella schiettezza che lo distingueva da sempre, ebbe ad affermare che le prossime generazioni, per causa di una valida mancanza di preparazione nello studio (allora si incominciava ad intravedere il danno del cosiddetto voto politico), nessuna preparazione in campo politico ed amministrativo, (mancanza di istituzioni formative nel territorio da parte degli stessi Partiti ed Associazioni ad essi collegati) e per un suo paventato ed evidente appiattimento degli ideali, in qualsivoglia modo essi si volessero presentare, “il peggio doveva ancora venire a galla”, e questo peggio ci avrebbe portato verso un evidente discredito verso la politica, cosa assolutamente perniciosa per la nostra democrazia.

In ogni modo è bene ribadire, tanto che ci siamo, che lo scrivente ha vissuto un lungo periodo formativo in una strada per lui involontariamente predestinata, tramite l’Azione Cattolica ed a una prima sua formazione nelle “Fiamme Verdi”, l’Oratorio (che allora tutte le Parrocchie avevano ed era funzionante), il Gruppo San Domenico Savio, il Seminario Apostolico degli Agostiniani di Genova, gli incontri formativi all’interno dell’allora Democrazia Cristiana, il Circolo “Alcide DE GASPERI”, il Gruppo Giovani della Famiglia dell’AVE MARIA”, il Centro Studi Economici e Sociali “Riviera dei Fiori”, il Centro Formativo e di studio del Movimento Economico Internazionale “HALLESISTA” ecc…ecc… .

Per la parte a me avversa, esistevano valide Scuole di Partito, Circoli formativi e Sezioni, atte a delineare comunque una linea di principio etico politica per le future classi dirigenti, e spesse volte, pur nel rispetto delle nostre proprie specificità, ci si incontrava e ci si confrontava liberamente. Tutto questo, in pratica non esiste più, ma la nostra speranza ed il nostro dovere, è che i Partiti ed i Movimenti politici esistenti, abbiano il coraggio di ritornare a queste sane origini e vedrete che i risultati saranno nei fatti, ben diversi, comunque, a parte tutto, cerchiamo sempre, anche a fronte di un nostro scoramento, di andare a votare, perché non è solo un dovere, ma è sopratutto è l’unica arma che abbiamo per difendere la democrazia..