Testimonianze “comprate”: a giudizio Del Gratta e altri 2, ma rimangono molti misteri sulla vicenda

17 gennaio 2013 | 17:46
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Testimonianze “comprate”: a giudizio Del Gratta e altri 2, ma rimangono molti misteri sulla vicenda

L’avvocato Mager scagiona il proprio assistito, Marco Del Gratta: “Ipotesi di reato destituite da qualsiasi fondamento”. Non si escludono, dunque, altre strade. La vicenda potrebbe essere chiarita in sede processuale

Tre decreti di citazione a giudizio sono stati notificati, oggi, all’ex patron della Sanremese, Marco Del Gratta, 46 anni, di Sanremo e agli investigatori privati Renzo Tondodimamma, ex responsabile della sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura di Sanremo e Luciano Di Viriglio, titolare di un’agenzia di investigazioni.

Secondo il pm Antonella Politi, Del Gratta – che continua a dichiararsi estraneo –  avrebbe offerto denaro tramite i due investigatori a due testimoni, indotti così a rendere false dichiarazioni, in relazione all’incendio di un pulmino della società calcistica Carlin’s Boys, avvenuto nel 2010.

Del Gratta era accusato di essere il mandante dell’attentato e assieme a lui venne indagato anche Davide Ventre, quale intermediario tra Del Gratta e l’esecutore materiale dell’incendio. Tutti gli imputati del caso "incendi", tuttavia, sono stati assolti in primo grado, il 26 novembre scorso, ma rimane ancora in piedi l’ipotesi della subornazione.

"Sulla base degli atti a mia conoscenza – spiega l’avvocato Alessandro Mager, difensore di Del Gratta – posso escludere che Marco possa aver commesso qualsiasi reato, mi pare, dunque, che qualsiasi ipotesi di reato a suo carico sia destituita di qualsiasi fondamento". Di Luciano e Tondodimamma avrebbero effettuato indagini difensive per conto dello stesso avvocato Mager, che si era rivolto all’agenzia del primo.

Rimangono, quindi, molti misteri ancora da chiarire attorno alla vicenda. Con Del Gratta che non avrebbe mai esercitato pressioni, lasciando così aperte altre possibili spiegazioni e ipotesi di reato sulle quali stanno lavorando gli inquirenti. La data di inizio del processo è stata fissata al prossimo 5 aprile.