Email a Riviera24 |
Imperia
/
Politica
/

Riflessioni di un nostro lettore sull’operato del goverrno Monti

25 gennaio 2013 | 20:52
Share0
Riflessioni di un nostro lettore sull’operato del goverrno Monti

“Se in 13 mesi non Le sono stati sufficienti per impostare le misure per debellare tutto ciò, al di là di qualche indagine su quattro imbecilli che coi soldi del partito compravano le mutandine sexy, cosa spera di fare a partire da domani?”

Verso la fine del 2011 una catastrofica serie di eventi,che includeva il deteriorarsi della situazione politica nel Paese, la consapevolezza di una spaventosa crisi finanziaria ormai ben entro le porte, l’impossibilità di qualsiasi governo mondiale di porre
limiti allo strapotere della finanza spazzatura, la strutturale incapacità di un Unione Europea, costruita al momento per favorire gli
interessi di pochi rispetto a quelli di molti, di andare oltre l’interesse privato dei singoli Paesi aderenti, oltre ad un debito pubblico
nazionale pregresso di dimensioni esorbitanti, spinse il Presidente della Repubblica, Napolitano, a chiedere al governo Berlusconi un
passo indietro, allo scopo di nominare, al suo posto, quello che, duemila e cinquecento anni fa, i Romani della Repubblica avrebbero definito "dictator": Mario Monti, nelle intenzioni, un novello Lucio Quinzio Cincinnato.
Vale la pena di spiegare ai non addetti che, all’epoca, il dittatore non era Hitler, Mussolini o Stalin, bensì una persona integerrima alla quale venivano, temporaneamente, conferiti poteri straordinari, per risolvere problemi straordinari. E poi se ne andava.
Affermare che l’Italia avesse avuto bisogno di riforme strutturali assai radicali equivarrebbe ad un eufemismo; difatti, per come
andavano la politica, la burocrazia, il diritto, civile e penale, nonchè in generale quanto era pubblico, tutto doveva essere
 adicalmente cambiato; meglio ancora, rivoltato come un calzino e rifatto da zero. E’ mia convinzione che il nostro Presidente volesse arrivare proprio a questo, e che la sua scelta, per quanto poteva saperne lui, fosse abbastanza azzeccata.
La persona era presentabile. Laureato alla Bocconi, già commissario europeo,amante del basso profilo, apparentemente
desideroso di gettarsi nell’agone politico quanto un gatto in calore di tuffarsi in un ruscello gelato, ragionevolmente privo di legami
lobbistici noti, teoricamente in possesso di buoni fondamentali in economia, mai pescato ad infarinarsi con farina indebita, con l’altro Mario, Draghi, appena eletto Presidente della BCE, probabilmente rappresentava la migliore scelta possibile.
Ora, non sono qui a discernere se Napolitano abbia assunto un Cincinnato oppure, per quanto onorevolmente motivato, non abbia
involontariamente scatenato sul già sofferente Paese una sottospecie di sceriffo di Nottingham, forte coi deboli e debole coi forti. Ai posteri l’ardua sentenza! Per adesso c’è la certezza che, per quelli che non hanno gettato la spugna, suicidandosi, le cose non sono migliorate un gran chè.
Sta di fatto che Monti ha ottenuto, per tutta una serie di contingenze, un’opportunità di cui nessuno, in Italia, aveva mai potuto disporre. I grandi partiti, PD e PDL, dovettero, obtorto collo, dire di si a qualsiasi sua iniziativa, ne andava del dover rispondere agli
Italiani, per decenni, dell’essersi resi responsabili della grande catastrofe, se questa fosse avvenuta.
Solo un paio di partiti minori, per quanto importanti, si opposero fin dall’inizio al suo operato, ma poterono farlo solo per via dell’esiguità del numero dei loro rappresentanti. Per quanto avessero strillato, nulla sarebbe cambiato! Nessuno avrebbe potuto imputarli di pubblica rovina. Mi sembra di vedere Bersani e Berlusconi rodersi d’invidia per quello che potevano fare Maroni e Di Pietro!
Le cose sono andate come sono andate, solo che a questo punto il novello Cincinnato, tra l’altro dopo avere concertato la propria
politica economica in una maniera che i nostri avi Romani avrebbero forse definito un pò troppo pro-barbari, ben lungi l’idea di
ritirarsi, una volta superata l’emergenza, così come il suo illustre predecessore fece per ben due volte, incominciò a autoincensarsi, a coprire di pubblico lubidrio tutti quanti, qelli che lo avevano avversato quanto quelli che lo avevano, ripeto obtorto collo, aiutato.
Rimando ai posteri anche il giudizio morale sull’uomo, però una cosa mi sento di dire con sicurezza: Quel Monti che nel2011 venne
presentato agli Italiani come un serio, sobrio, onesto, capace professore, in grado di fare cambiare marcia aquesto Paese, adesso non esiste più!
Il Monti attuale si è abbassato, checchè ne dica lui, al livello di leader politico, di parte; di sua parte.Anche se dovesse ottenere un prestigioso risultato elettorale, anche se, con manovre politiche degne della prima repubblica, riuscisse a tornare a capo del governo, non godrebbe più di due importantissime prerogative: Dell’appoggio del Presidente della Repubblica, nonchè della fiducia, al buio, della maggioranza degli Italiani.
Il Monti di oggi è un leader politico come tutti gli altri; e deve ricordare che, in questo Paese, chi vota per un parito, per come vanno
le cose adesso, bene che vada lo sopporta, mentre detesta tutti gli altri. E allora, ammesso e non concesso che un 20% voti per Lei, sen. Monti, vale la pena di farsi detestare da otto Italiani su dieci, per di più avendo la matematica certezza che, sempre per come vanno le cose in politica, da qui a qualche anno anche Lei, come i suoi predecessori, dovrà rispondere di promesse non mantenute, di illusioni scaraventate nella tazza del WC, di millantato credito? In poche parole, di tutto quanto Lei ora taccia i suoi avversari?
Ancora: Siamo d’accordo che i Cittadini debbano avere dei doveri, ripspetto al Paese che ha dato loro i natali. Si chiama amore per la
Madre Patria, ed è indiscutibile. Quello che è assai discutibile è
invece se è altrettanto doveroso provare amore, e rispetto, per una
madre che, alla prima occasione, ci butta nel cassonetto della
spazzatura, dopo avere permesso che i suoi occasionali amanti ci
violentassero a piacimento, e nel frattempo, tra l’altro, ci abbia
incoraggiatoo a giocare le nostre poche merendine, che magari ce
lavrebbero anche fatta a consentirci di passare il peggio, a tutta
una serie di giocchi d’azzardo ladri e truffatori, i cui introiti
vanno a pagare le sgargianti camicie dei suoi lenoni.

PUNTO DI  DOMANDA

Ancora: Prima la Corte dei Conti, poi l’Unione Europea, hanno concordato che la corruzione costa allo stato italiano la bellezza di
sessanta miliardi l’anno. Quante finanziarie si fanno con sessanta miliardi? Quante IMU si potrebbero risparmiare agli Italiani? Di
quanto si potrebbe abbassare il costo del lavoro con quella somma, anno dopo anno? Di quanto incrementare un pò le pensioni di chi, per vivere, dopo una vita onesta di lavoro onesto, deve andare a rovistare nei cassonetti della spazzatura per reperire qualche caloria in più, per riempire la pancia? Insomma, se tredici mesi non Le sono stati sufficienti per impostare, almeno, le misure per debellare, costi quel che costi, tutto ciò, al di là di qualche indagine su quattro imbecilli che coi soldi del partito ci compravano le mutandine sexy, cosa spera di fare a partire da domani, quando, per bene che vada, dovrà fare i conti col detto secondo il quale "cane non mangia cane"?

Cordialmente suo
Stefano Musso