L’appello delle figlie e del marito della donna scomparsa da Dolcedo il 19 dicembre
Un appello remissivo, ma pieno allo stesso tempo di amore e comprensione, due valori spesso disattesi, in attesa che Patrizia Mutti dia sue notizie
La famiglia di Patrizia Mutti, l’artigiana scomparsa il 19 dicembre scorso da Dolcedo, ha inviato un appello alla nostra redazione, affinchè la loro congiunta si faccia sentire e dia un segno che è ancora viva e che sta bene.
Di seguito il testo della lettera.
Ciao Mamma,
ogni giorno da quando sei andata via speriamo di poter ricevere una telefonata, un messaggio una notizia, qualunque cosa anche piccola che ci possa far sapere che tu stai bene. Non vogliamo sapere dove sei, ma che ci sei, né vogliamo toccare le corde del tuo cuore con inutili piagnistei che tu potresti giudicare ipocriti.
Non possiamo e non vogliamo chiederti nulla sulla strada che hai deciso di percorrere, perchè siamo coscienti che per la prima volta in tutta la tua vita hai messo te stessa prima di tutto, e come sempre, nel farlo, hai dimostrato coraggio e forza di volontà. Vogliamo solo chiederti con tutto il cuore un cenno della tua presenza, sapere che stai bene e che la tua nuova direzione rende più serena la tua vita.
Sappi solo che se un giorno vorrai tornare noi siamo e saremo sempre qui ad aspettarti, ti vogliamo bene e ti siamo grati per tutto quello che ci hai dato in questi anni e che forse non abbiamo saputo apprezzare.
Camilla, Veronica e papà