I Giovani del Pdl sulla sentenza del Consiglio di Stato: “Giustizia per una città messa alla gogna”

12 gennaio 2013 | 17:40
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I Giovani del Pdl sulla sentenza del Consiglio di Stato: “Giustizia per una città messa alla gogna”
I Giovani del Pdl sulla sentenza del Consiglio di Stato: “Giustizia per una città messa alla gogna”
I Giovani del Pdl sulla sentenza del Consiglio di Stato: “Giustizia per una città messa alla gogna”

“Non muta il giudizio politico nei confronti di chi ha strumentalizzato politicamente queste vicende, di chi ha gettato ombre su un’amministrazione seria ed onesta, di chi ha infangato una perla della Provincia di Imperia come Bordighera”

In merito all’accoglimento da parte del Consiglio di Stato del ricorso presentato dall’ex Sindaco Pdl di Bordighera Giovanni Bosio, interviene il Coordinamento Provinciale dei Giovani del partito di Berlusconi.

"Apprendiamo con grande gioia e soddisfazione l’accoglimento del ricorso fatto dall’Amministrazione Bosio, fatto avvenuto oggi, giorno del 54esimo compleanno dell’ex Sindaco di Bordighera. Lo scioglimento del Consiglio Comunale bordigotto ci lasciò sbigottiti. Tutti sapevamo quanto l’Amministrazione guidata dall’amico Giovanni Bosio fosse fatta di persone con grande passione per la politica e per la loro Città, ma ogni nostra azione di difesa, fatta senza evitare di condannare alcuni fatti accaduti, veniva pesantemente contestata dai soliti finti moralisti delle sinistre e da fantomatici comitati per la legalità. Ora, questo atto rende giustizia a queste persone e ad una Città messe mediaticamente alla gogna troppe volte e per troppo tempo.Il nostro quesito rimane sempre lo stesso. Chi risarcirà i cittadini di Bordighera ed i suoi amministratori di quell’onorabilità che essi avevano perduto agli occhi dell’opinione pubblica? Solo la dignità essi non avevano perduto, una dignità che ha permesso loro di andare fino in fondo, a testa alta, perchè si sa, le partite non finiscono alla fine del primo tempo. Infine, auguriamo a Donatella Albano, colei che per prima denunciò le infiltrazioni mafiose all’interno dell’Amministrazione bordigotta, una brillante carriera politica come senatrice. Vogliamo ribadire anche noi che il nostro giudizio politico non muta, anche alla luce di questo stravolgimento. Non muta il giudizio politico nei confronti di chi ha strumentalizzato politicamente queste vicende, di chi ha gettato ombre su un’amministrazione seria ed onesta, di chi ha infangato una perla della Provincia di Imperia come Bordighera.Il nostro giudizio proprio non è cambiato"