I comitati di Ospedaletti: “I cittadini non devono pagare gli avvocati per l’affaire Baiaverde”

26 gennaio 2013 | 13:06
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I comitati di Ospedaletti: “I cittadini non devono pagare gli avvocati per l’affaire Baiaverde”

“promuoveremo un’azione per non pagare con soldi nostri le spese per avvocati causate, per essere cortesi, dalla “manifesta incapacità” ampiamente dimostrata dalla nostra Amministrazione”, dichiarano i Comitati Civici di Ospedaletti

Incredibile la refrattarietà a una presa di coscienza e l’assenza di senso del ridicolo dei personaggi “nostrani” coinvolti nella gestione dell’affare “Parco & Marina di Baiaverde”; Crespi dice che lui “non c’entra nulla", non c’era e se c’era dormiva, la colpa è solo di “quelli di prima”, quindi di Flavio Parrini. Dev’essere vero che “se c’era dormiva”, dal momento che nella recente conferenza stampa nella sala consiliare, a seguito di una precisa domanda da parte di una giornalista, è apparso in tutta la stupefacente evidenza il "Sindaco dei Sindaci" non essere a conoscenza di chi avesse redatto il documento di Convenzione sul quale si basavano i rapporti tra l’Amministrazione e il Concessionario Fin.Im. e quindi il panorama della Ospedaletti futura. Oltre a questo non aveva neppure letto il documento, altrimenti avrebbe saputo cosa c’era scritto, anche a questo proposito accusa invece parecchie lacune.

Di Flavio Parrini leggiamo poi dichiarazioni in cui “vanta” di aver fatto decollare il progetto che ci sta rovinando e assicura di avere la bacchetta magica per portare a termine l’opera come se nulla fosse. E’ certo di avere la soluzione, ma delle sue “soluzioni” approdate a scheletri edilizi abbiamo già prove a sufficienza: il villone sull’Aurelia dopo il quartiere Patrizia, lì da anni a inquinare il panorama, l’ex Night Club Capo Nero saranno quasi dieci anni che ci mostra il suo scheletro trionfante e avvilente in uno dei punti più panoramici del nostro territorio, il grappolo di mostruose ville “Gasparetto”, ammucchiate sul circuito e bloccate da e per chissà quanto, le vecchie scuole di via Cesare Battisti, moltiplicate in volumetria, con appartamenti venduti due volte e un contenzioso ancora in corso. Questo per non farla troppo lunga. Perchè il risolutore Flavio non ha esercitato a tempo debito la sua “scienza”? Di fronte a questi precedenti qualcuno con la testa a posto potrà dargli fiducia per il risanamento di Baiaverde?

Ultima ciliegina sulla torta *Donna Carla Buttelli*, per essere stata solo citata nel nostro esposto alla Procura come facente parte attiva (vicesindaco) della Giunta che assegnò impropriamente a Mannini la gestione del terrapieno ex Cogefar, da cui prese inizio l’attuale sfacelo, passando davanti al mio ufficio mise dentro il capino e, davanti a due clienti mi apostrofò con un sonoro STR, cosa per la quale è stata da me cortesemente ringraziata. Un insulto da tale pulpito è un complimento.

Adesso Crespi afferma di non saper cosa dire, per lui l’unica cosa da fare è recarsi in visita dal solito avvocato Mauceri, siamo certi che avrà usato il termine “autotutela” che gli piace tanto. Con questo anche noi, come cittadini, vogliamo agire in autotutela dichiarando che promuoveremo un’azione per non pagare con soldi nostri le spese per avvocati causate, per essere cortesi, dalla “manifesta incapacità” ampiamente dimostrata dalla nostra Amministrazione.

Mauro Marelli – Comitato Civico "Ospedaletti Sogno e Realtà"

Elga Bianchi Cova- Comitato Civico "Ospedaletti Baiaverde"