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Circonvenzione d’incapace: valzer di testi al processo contro Di Benedetto, funzionario delle Poste

10 gennaio 2013 | 14:40
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Circonvenzione d’incapace: valzer di testi al processo contro Di Benedetto, funzionario delle Poste

La testimonianza di Ugo Mortillaro, ha aggiunto nuovi particolari alla vicenda del televisore, donato da quest’ultimo a Di Benedetto in segno di “riconoscenza” per il disbrigo di alcune pratiche finanziarie

Si è aperto oggi davanti al Collegio del tribunale di Sanremo –  presieduto dal giudice Eduardo Bracco, affiancato dai giudici Paolo Luppi e Anna Bonsignorio – il processo per circonvenzione di incapace che vede sul banco degli imputati Francesco Di Benedetto, 51 anni, il funzionario di Poste Italiane, in servizio a Ventimiglia, arrestato  per essersi fatto intestare, abusando del proprio ruolo, una polizza vita (del valore di 50mila euro) da Secondino Muratore, deceduto il 10 novembre del 2009, nel rogo della sua abitazione, di Salita Lago, a Ventimiglia, che prese fuoco per cause accidentali.
Oltre a Di Benedetto è comparso a giudizio anche un maresciallo dei carabinieri, in congedo, Buzzanca, accusato di non aver trasmesso alla Procura la denuncia di smarrimento della polizza a vita presentata da Di Benedetto. Secondo la Procura, infatti, tutte le denunce andrebbero trasmesse alla magistratura, anche se la prassi era quella di non inviare quelle di smarrimento.

Nel corso del processo sono state ascoltate le testimonianze di un ispettore del commissariato di Ventimiglia e del sovrintendente della Polizia Municipale Giacomo Biancheri, che hanno evidenziato le precarie condizioni abitative in cui viveva Secondino Muratore.

Il sovrintendente Biancheri ha riferito di un primo episodio di principio di incendio verificatosi in casa di Secondino Muratore nel 2007, sempre a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie dell’abitazione, priva di elettricità, riscaldata da una stufa a legna e colma di oggetti e materiale accatastati alla rinfusa.

Nonostante l’infelice situazione abitativa, Secondino Muratore ha lasciato alla sorella – sua unica erede – un’eredità compresa tra i 400.000 e i 500.000 euro complessivi, di cui 50.000 euro di una polizza vita sono stati intestati a Francesco Di Benedetto.

E’ stato successivamente acquisito tutto il materiale informatico raccolto dalla Polizia Postale di Imperia e ascoltato Ugo Mortillaro, 69 anni, un altro cliente dell’ufficio delle Poste in cui lavorava Francesco Di Benedetto.

Mortillaro ha spiegato la vicenda legata al televisore regalato a Francesco Di Benedetto, riferendo di avere un conto presso il Banco Poste di aver chiesto un prestito alla Agos e di aver domandato a Di Benedetto di estinguere subito il debito con la Agos.

La testimonianza ha evidenziato la frequentazione assidua di casa Mortillaro da parte di Di Benedetto, che  in una delle sue numerose visite, ha chiesto e ricevuto in regalo da Mortillaro un televisore del valore di acquisto di 1500 euro, donato  a titolo di "riconoscenza" per l’attività di Francesco di Benedetto nell’operazione di chiusura del finanziamento Agos dal conto di Mortillaro. 

L’udienza è stata rinviata all’11 aprile 2013 a partire dalle ore 1.