Andrea Orlando: “Abbiamo denunciato la presenza della ‘ndrangheta di fronte al negazionismo”

18 gennaio 2013 | 17:20
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Andrea Orlando: “Abbiamo denunciato la presenza della ‘ndrangheta di fronte al negazionismo”
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Andrea Orlando: “Abbiamo denunciato la presenza della ‘ndrangheta di fronte al negazionismo”

“Vogliamo fare una campagna elettorale sullo sviluppo, sulla crescita. L’argomento criminalità va affrontato anche nella misura in cui potrà distorcere il mercato e limitare la competitività del territorio, quindi la crescita”, così Andrea Orlando

"Non rivendichiamo il merito di sciogliere i Comuni che vengono sciolti dal Ministero dell’interno, né abbiamo mai chiesto lo scioglimento di un Comune, ma rivendichiamo di aver denunciato per primi come forza politica che in questa provincia esiste un’organizzazione potente che si chiama ‘ndrangheta: la sentenza del Consiglio di Stato che parla di Bordighera evidenzia vizi formali nella procedura che ha portato allo scioglimento del Comune, ma non dice che non c’è la ‘ ndrangheta, ma che non ci sono quei requisiti che per fortuna in uno stato di diritto devono essere tassativi, per portare allo scioglimento di un Comune", sono parole di Andrea Orlando,  capolista del Partito Democratico alla Camera dei deputati, a margine di "Democrazia e legalità nel Ponente Ligure", incontro tenutosi questa mattina presso la sede del Point elettorale di Donatella Albano, capolista del Pd per il Senato. 
"Si è avuta una sottovalutazione del fenomeno " – ha commentato Orlando – "si è pensato di poter tollerare la criminalità organizzata da un lato perché ritenuta marginale, mentre il fenomeno in alcuni passaggi è stato determinante, dall’altro per paura di rovinare la cartolina, anche in assenza stata una consapevole strategia di collusione, tranne in alcuni casi"

L’incontro, che ha dato inizio alla campagna elettorale del Partito Democratico, è stato introdotto da Nicola Iorio, presidente del Circolo Pd di Bordighera, ha visto la presenza del già citato Andrea Orlando, di Donatella Albano e di Leandro Faraldi, candidato del Pd alla Camera.

Orlando ha quindi illustrato le finalità del programma di governo del Partito Democratico, sia in chiave nazionale che locale. In perito alla Ligura ha sottolineato la vocazione al turismo internazionale che la nostra regione, ed in particolare il Ponente, ha sempre avuto fin da quando ospitava le élites del turismo internazionale: "La Liguria deve moltiplicare le proprie relazioni, non abbiamo gradi spazi, ma una collocazione strategica, siamo una cerniera tra Italia e occidente europeo, occorre cambiare profondamente il modello di organizzazione del potere, finora abbiamo visto modelli di potere costruiti sulla chiusura, potere forte in quanto chiuso, Liguria deve vivere di apertura, occorre internazionalizzare nuovamente questo territorio, che ha ospitato gli albori del turismo, la Liguria non può rischiare di diventare una delle tante province sperdute d’Italia".

“Ci candidiamo a guidare il paese anche nell’interesse della Liguria" – ha continuato Orlando –  "e  riteniamo che la vera risposta della politica è su come affrontare e risolvere il tema della crisi economica, una grande parte dell’antipolitica è la conseguenza della difficoltà nel dare una risposta convincente alla crisi, e alla rabbia che vediamo tutti i giorni che sfocia anche in forme estreme di contestazione alla politica, tutto questo è il frutto dell’esasperazione ed umiliazione di chi a 40 anni, non riesce a tenere un lavoro per più di tre mesi, o di chi a 50 anni non trova più lavoro"

"Non dobbiamo aspettare la fine della crisi" – ha proseguito Orlando – "ma se vinceremo la crisi lavoreremo per risolverla, ogni mese di crisi determina una strage sociale, può sembrare scontato ma per affrontare la crisi ci vuole più giustizia, più redistribuzione del reddito, perché in questo paese in crisi molte fasce della popolazione hanno perso capacità di acquisto;dobbiamo quindi lavorare perché le prime misure del governo vadano in questa direzione, non è solo un problema etico, o un problema della sinistra che storicamente rappresenta gli strati più deboli della società, i governi conservatori ora stanno applicando ricette di questo genere, restituire capacità acquisto a persone imprese in difficoltà, aiutare fasce deboli è aiutare il paese.  La ricetta che l’Europa ha applicato con la Grecia, non funziona, se la cura da cavallo uccide il cavallo il cavallo non pagherà neanche i debiti. Nel nostro paese continua a crescere deficit perché diminuisce spesa pubblica ma ancora di più il gettito: siamo in questa situazione anche perché nel corso di questi anni a questo paese è stata negata l’evidenza, la cancellazione dell’Ici lìabbiamo pagata con gli interessi, decuplicata, questo lo dico a chi promette di cancellare l’Imu. Chi si consiglia di uscire dall’Europa ci consiglia di suicidarci, senza Europa siamo un paese abbandonato nel Mediterraneo, senza materie prime, senza capacità di relazioni internazionali, euro unico scudo nei confronti delle manovre speculative internazionali, paesi esposti a default finanziari hanno visto la cancellazione del redduio soprattutto dei ceti medio-bassi"

Donatella Albano ha parlato delle vicende legate alla sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro lo scioglimento del Comune di Bordighera: "In questi ultimi giorni è stata fatta un pò di confusione sull’argomento. Nel giugno 2010 è stata presentata relazione dei carabinieri che chiedeva scioglimento del consiglio comunale di Bordighera, successivamente è stata nominata commissione di accesso, si è avuta una relazione del prefetto Di Menna, è stata presentata la relazione del ministro favorevole allo scioglimento, il consiglio comunale di Bordighera è stato sciolto con voto unanime del Consiglio dei Mnistri presieduto da Berlusconi e con Roberto Maroni agli Interni. Bosio ha presentato un primo ricorso al Tar respinto, il ricorso al consiglio di stato, che è stato accolto, senza tener conto del riesame di Genova, una sentenza basata sulla prima presentazione del Prefetto Di Menna e non sugli eventi che si sono succeduti, inclusa l’operazione "la svolta". Come consigliere ho fatto solo il mio dovere, lo scioglimento del consiglio comunale di Bordighera non lo ha chiesto Donatella Albano"

Leandro Faraldi, ha fermato la sua analisi sui due settori chiave del territorio, turismo e floricoltura: “La crisi sta colpendo in modo particolare questa terra, poiché turismo e floricoltura, sono due settori esposti da subito ai tagli, chi ha meno soldi taglia da subito le vacanze e i fiori. Sento mamme che protestano che i giovani emigrano da questa Provincia per mancanza di lavoro, una soluzione è allora il recupero dei terreni con un sistema di cooperative ma anche con l’imprenditorialità, ma tutto questo si realizza togliendo questa cappa di illegalità, quando si può agire senza passare dal potente locale"

Andrea Orlando ha concluso: "Vogliamo fare una campagna elettorale sullo sviluppo, sulla crescita. L’argomento criminalità va affrontato anche nella misura in cui potrà distorcere il mercato e limitare la competitività del territorio, quindi la crescita".