“Uniti per Pieve di Teco” denuncia: “ancora al freddo gli uffici comunali di Palazzo Borelli”

2 dicembre 2012 | 18:01
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“Uniti per Pieve di Teco” denuncia: “ancora al freddo gli uffici comunali di Palazzo Borelli”

A causa di questo problema, la Regione, giovedì scorso, ha trasferito ad Imperia il personale degli uffici adibiti allo svolgimento delle pratiche agricole del Piano di Sviluppo Rurale nonché di immatricolazione e carburanti per mezzi agricoli.

Ancora al freddo gli Uffici comunali, quelli delle Poste e della ex Comunità Montana ora Regione Liguria. A causa di questo problema, la Regione, giovedì scorso, ha trasferito ad Imperia il personale degli uffici adibiti allo svolgimento delle pratiche agricole del Piano di Sviluppo Rurale nonché di immatricolazione e carburanti per mezzi agricoli. Trasferito pure l’ufficio del Commissario liquidatore della ex Comunità Montana ed a rischio l’Ufficio dei Servizi Sociali che dipende dal Comune di Pornassio.
Movente di tutto ciò, l’assurda decisione comunale di trasformare, a novembre, l’impianto di riscaldamento centralizzato, da gasolio a metano. Per non parlare del nuovo grave sperpero di denaro, perché l’impianto esistente a gasolio è nuovo, rifatto nel 2008, ed è costato ben 55.000 Euro.

L’amministrazione comunale sollecitata con una nostra interpellanza a trovare soluzioni urgenti, nell’ultima seduta di Consiglio ha incredibilmente risposto, per bocca del Sindaco: “non si lamentino nella ex Comunità Montana perché la Regione non paga di affitto”
Una risposta sprezzante, con l’accondiscendenza dei consiglieri di maggioranza, che ci ha lasciati veramente attoniti. La nostra posizione è decisamente diversa, netta, senza se e senza ma.
Se il Comune non disponesse di locali adeguati, noi sosteniamo che bisognerebbe cercarli e trovarli perché questo è un servizio reso a tutta la Valle. Altro che la Regione non paga di affitto!
Forse il Comune riceve degli affitti per i locali della sezione staccata di Ragioneria e del distaccamento dell’Ufficio delle Entrate? Proprio no e nessuno si è mai sognato di chiederli, perché sono servizi pubblici resi a tutta la collettività.
Se Pieve è storicamente riconosciuta la capitale della Valle Arroscia alla stessa spetta non solo l’onore ma anche l’onere di organizzare e preservare i servizi sul territorio, in collaborazione e non in contrapposizione come ora avviene, perché solo in questo modo si difendono gli interessi di tutti e quindi anche quelli dei Pievesi.

Gruppo consiliare “Uniti per Pieve di Teco”
Renzo Brunengo, Alberto Molinari, Tiziana Brunengo, Anita Cappello