Stasera la decisione sulle candidature che concorreranno alle primarie per i parlamentari del PD
23 dicembre 2012 | 15:56
In tutto 8 candidati hanno presentato le firme necessarie per concorrere (da 50 a 100), raccolte tra i tesserati del Pd provinciale. La norma prevede 2 candidati per sesso, ma la segreteria provinciale può derogare e permettere a tutti e di concorrere
Questa sera si terrà a Sanremo la seduta di segreteria provinciale che deciderà sulle candidature che potranno concorrere alle primarie per i parlamentari 2012 del Pd.
In tutto 8 candidati – 5 uomini e 3 donne – hanno presentato le firme necessarie per concorrere (da 50 a 100), raccolte rigorosamente tra i tesserati del Pd provinciale. La norma prevederebbe 2 candidati per sesso, ma la segreteria provinciale può derogare e permettere a tutti e 8 di poter correre. A Genova ad esempio, in seguito al ritiro spontaneo di alcune candidature, si è scelto di far partecipare 7 donne e 4 uomini, un numer inferiore rispetto ai posti disponibili. Non ci sarebbe quindi nessun problema a far correre tutti.
"Sarebbe un gesto corretto e democratico, dal momento che ritengo che chi ha rispettato le regole per candidarsi abbia il diritto di pari opportunità con gli altri candidati: lo dobbiamo soprattutto agli iscritti che hanno riposto la loro fiducia nella democrazia del partito firmando per le diverse candidature", dichiara Alessandro Lanteri.
In tutto 8 candidati – 5 uomini e 3 donne – hanno presentato le firme necessarie per concorrere (da 50 a 100), raccolte rigorosamente tra i tesserati del Pd provinciale. La norma prevederebbe 2 candidati per sesso, ma la segreteria provinciale può derogare e permettere a tutti e 8 di poter correre. A Genova ad esempio, in seguito al ritiro spontaneo di alcune candidature, si è scelto di far partecipare 7 donne e 4 uomini, un numer inferiore rispetto ai posti disponibili. Non ci sarebbe quindi nessun problema a far correre tutti.
"Sarebbe un gesto corretto e democratico, dal momento che ritengo che chi ha rispettato le regole per candidarsi abbia il diritto di pari opportunità con gli altri candidati: lo dobbiamo soprattutto agli iscritti che hanno riposto la loro fiducia nella democrazia del partito firmando per le diverse candidature", dichiara Alessandro Lanteri.