Udienza rinviata (1 marzo2013) |
Cronaca
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Ventimiglia Bordighera e dintorni
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Stalking e danneggiamenti: l’ex vigile Caramello resta in carcere. Giudice nega i domiciliari/ FOTO

14 dicembre 2012 | 12:31
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Stalking e danneggiamenti: l’ex vigile Caramello resta in carcere. Giudice nega i domiciliari/ FOTO
Stalking e danneggiamenti: l’ex vigile Caramello resta in carcere. Giudice nega i domiciliari/ FOTO
Stalking e danneggiamenti: l’ex vigile Caramello resta in carcere. Giudice nega i domiciliari/ FOTO
Stalking e danneggiamenti: l’ex vigile Caramello resta in carcere. Giudice nega i domiciliari/ FOTO
Stalking e danneggiamenti: l’ex vigile Caramello resta in carcere. Giudice nega i domiciliari/ FOTO
Stalking e danneggiamenti: l’ex vigile Caramello resta in carcere. Giudice nega i domiciliari/ FOTO

Il processo sarà spostato a Sanremo per cause tecniche,non disponendo la sede di Ventimiglia degli strumenti per riprodurre video. Ma Rovere aggiunge: “Noto un clima di nervosismo che pregiudica il mio assistito. Il processo a Sanremo sarà più tranquillo”

Sandro Caramello resterà in carcere. Il giudice monocratico Paolo Luppi, infatti, ha rigettato l’istanza di riassegnazione agli arresti domiciliari formulata dall’avvocato difensore Andrea Rovere. L’ex vigile urbano di Ventimiglia si trovava in carcere, a seguito della contestata violazione del regime degli arresti domiciliari, risalente al 24 novembre scorso nel contesto di una visita medica al pronto soccorso.

Stamani, in tribunale a Ventimiglia, nel corso dell’udienza è stato ascoltato solamente un teste, il maresciallo Del Franco, che ha riferito in merito a svariate querele in cui si ipotizza il reato di stalking a carico di ignoti ed in particolare una querela a carico di Sandro Caramello, depositate dalla parte offesa.

Poiché la parte offesa dovrà produrre materiale audio e video, l’avvocato Rovere ha fatto istanza di nomina di un perito per la preparazione del materiale in oggetto, perito che è stato nominato nella persona di Leonzio Gobbi.

Al termine del processo l’avvocato Andrea Rovere ha sottolineato l’esigenza di disporre di adeguati strumenti tecnici per gestire al meglio tutte le fasi del processo: "Non si può fare un processo di questo genere senza una registrazione: noi vorremmo anche la stenotipia. Lo spostamento è dovuto a ragioni squisitamente tecniche: tutto sommato le sedi distaccate si dimostrano inidonee a fare questo tipo di processi" – continua l’avvocato Rovere – "senza dover arrivare agli accorpamenti di Imperia, abbiamo comunque tutti gli strumenti adatti"

L’avvocato Rovere aggiunge un commento sul clima di tensione ambientale che nuocerebbe al suo assistito: "Vorremmo anche evitare nervosismi che poi potremo pagare. Questo è un processo che – nella fase endoprocessuale – risente di un clima ambientale che potrebbe pregiudicare il mio assistito. Con questo tipo di imputazione, una persona incensurata, un dipendente pubblico che rimane in carcere, mi lascia perplesso, lo ritengo eccessivo".

Il processo subisce quindi i seguenti rinvii:

– Udienza-filtro il 18 gennaio 2013 per il conferimento dell’incarico peritale all’ingegner Leonzio Gobbi

– Prosecuzione del processo il 1° marzo 2013 alle ore 10 nella sede del tribunale di Sanremo, essenzialmente per ragioni tecniche, poiché la sede di Ventimiglia non dispone delle apparecchiature necessarie alla adeguata riproduzione del materiale audio e video

"Questa è l’Italia", ha gridato Sandro Caramello all’uscita dell’aula, attorniato dai parenti attoniti per la mancata riassegnazione degli arresti domiciliari.