Rifondazione Sanremo:”Collette Ozotto rischia di diventare come la Val di Susa:da Notav a Norumenta”
21 dicembre 2012 | 15:56
“La ribellione degli abitanti di Bussana e Taggia dimostra proprio che è finito il tempo del promettere falsità e improvvisare atti amministrativi”
L’Assessore Ballestra non è contento, anzi pare proprio adirato, anche se lui dice di rivolgersi a tutti noi “sommessamente”. Capita che ieri l’Assessore sia ritornato a bacchettare i consiglieri comunali di Sanremo perché non hanno approvato la pratica riguardante l’ampliamento della discarica di Collette Ozotto, l’ormai famoso lotto 6.
Questa volta basa la sua reprimenda su uno strano concetto, questo: “La differenza tra la politica e l’amministrazione è abissale: nel primo caso per chiedere consenso possiamo fare e dire ciò che ci fa comodo; nel secondo abbiamo dei doveri amministrativi dai quali non possiamo prescindere”. Ci stupisce che un assessore provinciale dica questo. Tradotto dal politichese all’italiano comprensibile a tutti significa che per andare a fare l’assessore provinciale posso anche raccontare un sacco di balle al popolo bue, poi vedrò cosa fare, per noi invece la corretta amministrazione è figlia della giusta politica.
Faccio quello che ho promesso, altrimenti vado a casa. La giusta politica della gestione dei rifiuti prevede come pratica amministrativa il potenziamento della raccolta differenziata, non il continuare a sventrare le nostre colline per fare delle discariche a cielo aperto. La corretta politica fatta in mezzo alla gente prevede come pratica amministrativa l’ascoltare la gente.
I rappresentanti degli abitanti di Bussana e di Taggia hanno posto all’ Amministrazione Provinciale, anche attraverso la stampa cittadina, molte domande concernenti il progetto di Collette Ozotto. Non avete mai dato una risposta, avete spedito lettere omelia alla stampa, ma loro, i cittadini ribelli, stanno aspettando risposte.
La ribellione degli abitanti di Bussana e Taggia dimostra proprio che è finito il tempo del promettere falsità e improvvisare atti amministrativi. Forse non è chiaro a Sappa, a Ballestra, a Lauretti che il Consiglio Comunale di Sanremo potrebbe anche approvare la pratica Collette Ozotto. Se lo facesse, trasformerebbe Collette Ozotto e le Beulle in una Val di Susa, molto più
piccola ma con eguale forza combattiva. Non avremo i NOTAV, avremo i NORUMENTA. Cancelliamo anche l’ipocrisia di fondo che finalmente è venuta a galla nell’ultimo Consiglio Comunale di Sanremo quando il Presidente Lupi ha letto la lettera della Direzione ASL che si dice disponibile a partecipare ad una commissione di interessi per avviare indagini di epidemiologia ambientale con i politici locali e provinciali, i rappresentanti degli abitanti di Bussana e Taggia, i gestori della discarica? Non sappiamo se l’ampliamento si farà, ma sappiamo invece chi lo gestirà, tanto da poterlo invitare a far parte di una commissione? Per caso è forse il Sig. Ghilardi? Leggiamo infine la chiosa finale di Ballestra: “Chiudo queste poche righe scusandomi ancora per l’invadenza, ma non sono riuscito ad esimermi dal porre in essere un doveroso e responsabile comportamento che il mio ruolo mi impone rivolto alla necessità estrema di difendere il nostro territorio che ormai da troppo tempo è oggetto di cronache negative che vanno dalla mala gestione amministrativa, alla presenza diffusa della malavita organizzata, ai cronici problemi infrastrutturali e che non potrebbe sopportare una crisi nello smaltimento dei rifiuti”. Da decenni amministrano questa provincia, dal dopo guerra l’hanno sempre amministrata loro, indossando magari casacche diverse. Ora si preoccupano. Magari incolperanno di tutto questo i ribelli di Bussana e Taggia. E che diamine, per trent’anni siete stati zitti e ora manifestate!
Questa volta basa la sua reprimenda su uno strano concetto, questo: “La differenza tra la politica e l’amministrazione è abissale: nel primo caso per chiedere consenso possiamo fare e dire ciò che ci fa comodo; nel secondo abbiamo dei doveri amministrativi dai quali non possiamo prescindere”. Ci stupisce che un assessore provinciale dica questo. Tradotto dal politichese all’italiano comprensibile a tutti significa che per andare a fare l’assessore provinciale posso anche raccontare un sacco di balle al popolo bue, poi vedrò cosa fare, per noi invece la corretta amministrazione è figlia della giusta politica.
Faccio quello che ho promesso, altrimenti vado a casa. La giusta politica della gestione dei rifiuti prevede come pratica amministrativa il potenziamento della raccolta differenziata, non il continuare a sventrare le nostre colline per fare delle discariche a cielo aperto. La corretta politica fatta in mezzo alla gente prevede come pratica amministrativa l’ascoltare la gente.
I rappresentanti degli abitanti di Bussana e di Taggia hanno posto all’ Amministrazione Provinciale, anche attraverso la stampa cittadina, molte domande concernenti il progetto di Collette Ozotto. Non avete mai dato una risposta, avete spedito lettere omelia alla stampa, ma loro, i cittadini ribelli, stanno aspettando risposte.
La ribellione degli abitanti di Bussana e Taggia dimostra proprio che è finito il tempo del promettere falsità e improvvisare atti amministrativi. Forse non è chiaro a Sappa, a Ballestra, a Lauretti che il Consiglio Comunale di Sanremo potrebbe anche approvare la pratica Collette Ozotto. Se lo facesse, trasformerebbe Collette Ozotto e le Beulle in una Val di Susa, molto più
piccola ma con eguale forza combattiva. Non avremo i NOTAV, avremo i NORUMENTA. Cancelliamo anche l’ipocrisia di fondo che finalmente è venuta a galla nell’ultimo Consiglio Comunale di Sanremo quando il Presidente Lupi ha letto la lettera della Direzione ASL che si dice disponibile a partecipare ad una commissione di interessi per avviare indagini di epidemiologia ambientale con i politici locali e provinciali, i rappresentanti degli abitanti di Bussana e Taggia, i gestori della discarica? Non sappiamo se l’ampliamento si farà, ma sappiamo invece chi lo gestirà, tanto da poterlo invitare a far parte di una commissione? Per caso è forse il Sig. Ghilardi? Leggiamo infine la chiosa finale di Ballestra: “Chiudo queste poche righe scusandomi ancora per l’invadenza, ma non sono riuscito ad esimermi dal porre in essere un doveroso e responsabile comportamento che il mio ruolo mi impone rivolto alla necessità estrema di difendere il nostro territorio che ormai da troppo tempo è oggetto di cronache negative che vanno dalla mala gestione amministrativa, alla presenza diffusa della malavita organizzata, ai cronici problemi infrastrutturali e che non potrebbe sopportare una crisi nello smaltimento dei rifiuti”. Da decenni amministrano questa provincia, dal dopo guerra l’hanno sempre amministrata loro, indossando magari casacche diverse. Ora si preoccupano. Magari incolperanno di tutto questo i ribelli di Bussana e Taggia. E che diamine, per trent’anni siete stati zitti e ora manifestate!