Parrocchia della Natività di Maria Vergine:dopo la pala d’altare avviato il restauro di altre 2 tele
“È ancora lontano il tempo in cui vedremo le opere tornare al loro posto, forse il Rosario itinerante del prossimo Maggio potrebbe essere di buon auspicio per una ricollocazione, chissà”
La chiesetta, posta sulla cima della collina della Villetta, dalla quale si affaccia sul mare come “nave disposta ad esser varata”, scriveva Vincenzo Cardarelli in una nota poesia dedicata alla nostra terra, ha origini incerte. Forse nata come cappella od oratorio campestre, eretta nelle adiacenze di quello che poteva essere un monastero, del quale, ancor ora, a pochi passi, si scorgono le forme, si è trasformata, grazie al fervore della comunità, intorno alla metà del 1600, nella chiesa le cui sembianze architettoniche ci appaiono oggi.
Se incerte sono le origini, certa invece è sempre stata la generosità e l’amore verso la “Casa del Signore” di tutti gli appartenenti la Comunità e non solo.
Nell’opera “Sanremo 500 secoli”, l’illustre concittadino Giuseppe Ferrari dedica alla nostra Parrocchia bellissime parole, ricordando come, per tutta la comunità matuziana, essa fosse sempre stata punto di riferimento religioso e di aggregazione, specialmente in occasione dei festeggiamenti patronali, divenendo parte di quell’ideale cammino celeste che unisce tutti i santuari posti sulle
colline alle spalle del centro storico Sanremese, fin verso Ospedaletti ed oltre.
Ancora ai nostri giorni, pur se colpiti dal forte materialismo e relativismo, come spesso, con coraggio, sottolinea il nostro Santo Padre Benedetto XVI, per la Parrocchia della Villetta il tempo pare essersi fermato; anzi, il tempo avanza e veloce, ne abbiamo testimonianza ogni domenica osservando i tanti bambini che stanno intorno all’altare, uniti agli altri fedeli, durante la celebrazione della S.Messa, ma l’amore e la fede restano ben salde ed attaccate a quelle antiche radici.
Così, quasi come parte di un moto popolare, guidato dal nostro Parroco, don Federigo Luigi Uboldi, esso ha trasformato ciò che era un desiderio, nella ferma decisione che era arrivato il momento di fare qualcosa.
Si è, dunque, partiti dal concetto che la prima opera d’arte necessitante di cure era la grande pala posta dietro all’altare e raffigurante il titolo della Parrocchia, la natività di Maria Vergine.
Il grande dipinto su tela, oscurato dal tempo e dalle intemperie, poteva diventare motivo di traino per altre iniziative di restauro verso altre opere d’arte necessitanti. E così è stato, vedremo.
L’amore per la propria chiesa ha permesso alla comunità, in un tempo relativamente breve, di trovare i fondi necessari per il restauro della pala. L’aiuto prezioso dei tecnici dell’ufficio Beni Culturali della nostra Curia ha, invece, consentito l’ottenimento dei permessi di restauro da parte della Soprintendenza per i Beni Storici della Liguria.
Dunque, in una grigia mattinata settembrina, i tecnici restauratori, coordinati dalla dott.ssa Lara Sirotti, al cui studio di Sanremo è stata affidata l’opera di restauro, con il dott. Carlo Terzi ha operato, sotto l’occhio vigile di alcune persone della comunità, il distacco della pala d’altare.
Che emozione !
Nelle settimane successive a questo avvenimento, sull’onda di quanto accaduto, guidati dall’opera dello Spirito Santo, Egli ha fatto si che altre famiglie della Villetta, si rendessero disposte a partecipare alle opere di restauro, mettendo a disposizione i fondi per la riparazione delle due piccole tele ogivali, poste ai lati dell’altare e rappresentanti San Giovannino e San Giuseppe col Bambino.
Tutte le opere sono ora presso lo studio della dott.ssa Sirotti la quale, come un primario medico dall’alta professionalità ed esperienza, le sta sottoponendo alle prime indagini per comprendere di quale male siano affette.
Le lunghe attività di restauro sono iniziate con una sorta di “assaggi” della tela per comprenderne lo stato di salute e quali metodologie servano per affrontare la cura che dovrà portarle all’antico splendore.
Sono apparse subito tracce stupefacenti ed è stata un’emozione intensa vedere emergere, dai primi test di pulitura della pala d’altare, le sembianze di una natura morta oramai scomparsa o il bellissimo incarnato della neonata Maria Vergine tra le braccia di un’ancella.
Medesimo sentimento per le due tele ovali, per una delle quali, il verde stinto del manto che cinge San Giuseppe, sta lasciando il posto ad un azzurro celestiale. Che miracolo !
È ancora lontano il tempo in cui vedremo le opere tornare al loro posto, forse il Rosario itinerante del prossimo Maggio potrebbe essere di buon auspicio per una ricollocazione, chissà.
Certo è che la brava dott.ssa Sirotti è coadiuvata non solo dalla sua alta professionalità, dall’amore e passione per l’opera che sta svolgendo, ma anche e soprattutto dalle preghiere di tutta la Comunità della Villetta le cui intenzioni ricorrono ogni domenica.
I restauri, però, non terminano qui, sono ancora molte le cose da fare e le iniziative che don Federigo Uboldi intende portare avanti. Da parte nostra non resta che continuare ad invocare la Madonna affinché non lasci spegnere ma, anzi, alimenti sempre più l’amore verso la Madre di tutti noi.
Buon Natale !