Orlando: “La mafia è un nemico della democrazia. Fondamentale la selezione della classe dirigente”

14 dicembre 2012 | 19:02
Share0
Orlando: “La mafia è un nemico della democrazia. Fondamentale la selezione della classe dirigente”
Orlando: “La mafia è un nemico della democrazia. Fondamentale la selezione della classe dirigente”
Orlando: “La mafia è un nemico della democrazia. Fondamentale la selezione della classe dirigente”
Orlando: “La mafia è un nemico della democrazia. Fondamentale la selezione della classe dirigente”
Orlando: “La mafia è un nemico della democrazia. Fondamentale la selezione della classe dirigente”

“E’ cruciale la selezione della classe dirigente. Le forme estreme di personalizzazione hanno prodotto un’atomizzazione della politica, rendendo fragili le singole personalità. Occorre tornare ad una dimensione collettiva della politica”, dichiara Orlando

“Problema della criminalità organizzata non è un argomento di propaganda politica ma riguarda tutta la società. Oggi abbiamo argomenti per poter mettere in campo delle strategie concrete. Non possono essere soltanto la magistratura e le forze dell’ordine a contrastare il fenomeno. Il punto di partenza è una cultura che rifiuta la mafia, la mafia non è solo un’organizzazione che viola la legge, ma è portatrice di un’impostazione ideologica che viola la democrazia, condizionando le istituzioni, le aziende, l’economia. Quindi la prima risposta deve essere di tipo culturale".

Sono parole di Andrea Orlando, responsabile giustizia della segreteria nazionale del Partito Democratico e membro della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali, e della commisione parlamentare giustizia, a margine dell’incontro che ha avuto luogo questo pomeriggio nella sede ventimigliese del Partito Democratico, presenti il consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Scibilia, Pietro Mannoni, responsabile provinciale organizzazione del PD e Antonio Fimmanò, sindaco di Soldano.

"Noi vogliamo rilanciare la parola d’ordine partecipazione, in politica ed in economia" – prosegue Andrea Orlando – "Un ruolo proprio della politica in senso stretto, è il modo in cui si seleziona la classe dirigente. Le forme estreme di personalizzazione della politica che si sono viste negli ultimi anni hanno prodotto un’atomizzazione della politica stessa, rendendo fatalmente più fragili le singole entità politiche, e più esposte a condizionamenti. In altre parole, per 100 voti in più nella guerra politica ci si può vendere l’anima. Per questa ragione occorre tornare ad una dimensione collettiva della politica"

Andrea Orlando si è poi soffermatoo sulle ultime inchieste ed operazioni contro la criminalità organizzata nel Ponente Ligure:: "I risultati delle ultime inchieste sono anche il frutto di una maggiore consapevolezza da parte delle forze dell’ordine e della magistratura. La palla deve tornare alla politica. Dopo la stagione della rimozione, auspico una stagione dove ci si certamente può dividere per i programmi, ma in cui si pone al centro il confronto".

Il parlamentare del PD ha inoltre individuato alcune caratterisiche specifiche dell’organizzazione criminale più diffusa negli ultimi anni nel Ponente Ligure, la ‘ndrangheta: "La ‘ndrangheta è un’organizzazione criminale che si caratterizza per la tendenza da parte dei suoi affiliati a tenere un profilo basso: questo genera l’illusione di poterla strumentalizzare. Per questo motivo si è creata in questa zona un’area grigia costituita da incensurati che non rientrano nel cuore dell’organizzazione. "

Il consigliere regionale Sergio Scibilia ha quindi anticipato il successivo incontro che si è svolto a porte chiuse nella sala della vicina Biblioteca Aprosiana, sede di via Cavour: “Il nostro territorio è fragile e ha bisogno di nuove regole, amministratori che non siano tentennanti di fronte a certe situazioni. I cittadini non possono pensare di vivere in una situazione in cui vige omertà. La questione comunque è nazionale.Questa sera incontreremo le associazioni economiche di categoria, artigianato, agricoltura, industria, per dimostrare che la politica può stare accanto agli operatori”.