La gioia di celebrare la nascita del Signore

22 dicembre 2012 | 00:00
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La gioia di celebrare la nascita del Signore

Come i pastori e i magi mettiamo da parte preoccupazioni, impegni e sollecitati dalla fede ci rechiamo spiritualmente all’appuntamento di Betlemme per incontrare il Bimbo Gesù

E’ Natale.
Anche quest’anno il Signore ci concede la gioia di celebrare la sua Nascita.
Il nostro sguardo e il nostro cuore sono rivolti alla grotta di Betlemme, dove in una mangiatoia giace un neonato povero, indifeso, bisognoso di tutto.
E la fede ci fa riconoscere in lui l’Onnipotente, il Salvatore, il Signore.
Così il sentimento di tenerezza si unisce allo stupore e alla meraviglia nella contemplazione del mistero di Dio fatto uomo.
Come i pastori e i magi mettiamo da parte preoccupazioni, impegni e sollecitati dalla fede ci rechiamo spiritualmente all’appuntamento di Betlemme per incontrare il Bimbo Gesù, luce e conforto alle pene e alle angustie che gravano sul nostro presente e proiettano fasci di ombre su un futuro, carico di incertezze e povero di speranze.
Sono l’insicurezza e la precarietà esistenziali, rafforzate da fattori ambientali e sociali, ad operare senza sosta come un tarlo, negli animi, è vero, ma… coraggio: il Signore ha sposato la nostra causa è diventato uno di noi facendosi uomo.
La festa del Natale induce a riflettere su questo evento, che dona, a chi crede nel Signore Gesù, serenità, pace e apre spiragli di speranza, perché: “Se Dio è con noi, chi può essere contro di noi?” e ancora: “Nulla è impossibile a Dio”.
Questo è il frutto del vero Natale, quello dove il protagonista è Gesù,  non è così invece, quando lo si riduce ad un contenitore di tutto e di più, non rispettando la sua realtà e privandolo del suo significato di evento di una salvezza, tanto attesa e invocata.
Ancora una volta, come a Betlemme non c’è posto per Gesù, che viene esiliato ed emarginato, tanto che si è giunti in nazioni cristiane a impedire la tradizionale rappresentazione pubblica della Natività insieme ad altri simboli e manifestazioni della nostra fede.
Ma, come scrive un amico, “Neanche la notte più buia impedisce al sole di sorgere ancora”.
E il nostro sole, Gesù, non può essere oscurato.
Buon Natale di pace e di serenità a tutti.

Don Giacomo Simonetti

a lato la possibilità di poter ascoltare il file audio