Il 18 dicembre Marco Vannini ospite dei Martedì Letterari del Casinò di Sanremo

L’incontro si svolge nel Teatro dell’opera alle ore 16.30. Introduce l’autore Ito Ruscigni, curatore della rassegna
La stagione autunnale del Martedì Letterari si chiude il 18 dicembre con Marco Vannini e la presentazione del libro “. Meister Eckhart, Tutti i commenti ai libri dell’Antico Testamento. Testo latino a fronte. L’incontro si svolge nel Teatro dell’opera alle ore 16.30. Introduce l’autore Ito Ruscigni, curatore della rassegna.
Frutto del suo insegnamento universitario a Parigi, i Commenti biblici di Eckhart che ci sono rimasti rappresentano uno dei vertici della tradizione di questo genere letterario. Eckhart legge la Sacra Scrittura con la scrupolosa adesione letterale di un Maestro medievale, ma la interpreta però alla luce della ragione, nella persuasione di un necessario accordo tra Scrittura e filosofia. Il primato va, anzi, a quest’ultima, in virtù del precetto agostiniano per cui niente deve valere di più della retta ragione, per cui la Scrittura lasciata a se stessa può nutrire solo la superstizione. Per Eckhart occorre andare oltre l’interpretazione letterale per scoprire il senso più vero della Parola di Dio, che si rivela solo allo e nello spirito, ovvero all’intelletto. Questi Commenti hanno perciò non solo un valore esegetico, ma anche e soprattutto un valore filosofico e mistico, tanto più rilevante oggi, in un momento in cui la verità letterale della Bibbia è pesantemente contestata.
Meister Eckhart, domenicano tedesco, contemporaneo di Dante, è unanimemente considerato il più grande mistico cristiano. La sua opera, sospetta di eresia, è stata rimossa per secoli e solo di recente riportata alla luce, riscuotendo enorme interesse.
Marco Vannini ha tradotto e pubblicato per la prima volta in italiano tutte le opere di Eckhart, nonché testi fondamentali di mistici tedeschi e francesi. Sue sono anche la Storia della mistica occidentale e La mistica delle grandi religioni. Presso Bompiani ha pubblicato nel 2010 Prego Dio che mi liberi da Dio. La religione come verità e come menzogna.
Meister Eckhart – Il pensiero che varca il limite
Sezione: Interventi
di Gianfranco Ravasi, in: Il Sole-24 Ore.
«Tutti i mistici sono pericolosi da leggere, ma è un bel rischio che si deve correre». Così scriveva un famoso teologo svizzero divenuto cardinale, Charles Journet (1891-1975). Quanto abbia ragione lo si evince dalla lettura di Meister Eckhart, un domenicano sassone nato attorno al 1260, magister a Parigi, processato presso la corte papale di Avignone, ove forse muore nel 1328. Il 27 marzo 1329 papa Giovanni XXII con la bolla In agro dominico condannava 28 proposizioni del Maestro, il cui pensiero — spesso incandescente — dilagava ormai come lava ardente nel cuore e nella mente di molti, non di rado coagulato in stampi deformi e persino devianti o apocrifi. Già un suo discepolo e grande autore mistico, Giovanni Taulero (1300-1361), bollava l’equivoco in cui era incorsa l’ermeneutica delle tesi di Eckhart: egli parlava dal punto di vista dell’esterno, ma veniva inteso dal punto di vista del tempo.