Consiglio comunale sul casinò. Zoccarato: “La casa da gioco è un’azienda ed esige progettualità”

4 dicembre 2012 | 20:37
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Consiglio comunale sul casinò. Zoccarato: “La casa da gioco è un’azienda ed esige progettualità”
Consiglio comunale sul casinò. Zoccarato: “La casa da gioco è un’azienda ed esige progettualità”
Consiglio comunale sul casinò. Zoccarato: “La casa da gioco è un’azienda ed esige progettualità”
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Consiglio comunale sul casinò. Zoccarato: “La casa da gioco è un’azienda ed esige progettualità”
Consiglio comunale sul casinò. Zoccarato: “La casa da gioco è un’azienda ed esige progettualità”

Prende subito la parola il sindaco Zoccarato che sottolinea l’esigenza di considerare il casinò non solo una casa da gioco, ma un’azienda. Molto critici gli interventi dell’opposizione: “stiamo affrontando il problema con un ritardo di qualche anno”

Il consiglio comunale a Palazzo Bellevue inizia alle ore 21.30.

Presenti tra il pubblico il segretario cittadino del PD sanremese, Mario Robaldo e Bruno Barbaro, dirigente sindacale dello Snalc.

Prende subito la parola il Sindaco Maurizio Zoccarato, che traccia un’introduzione all’argomento principale del consiglio di questa sera, le sorti del Casinò Municipale.

"Il Casinò di Sanremo è l’azienda più importante della provincia di Imperia, nato in una zona considerata svantaggiata per dare beneficio non soltanto alla città di Sanremo ma a tutto il territorio. In secondo luogo è nato per consentire la realizzazione delle strutture turistiche di cui il territorio aveva bisogno. In terzo luogo è nato per fare cultura"
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Il Sindaco continua riferendosi agli incassi degli altre tre case da gioco he risultano essere simili: "Dov’è la differenza tra le altre case da gioco e Sanremo? Saint Vincent ha fatto investimenti sulla struttura e su nuovi alberghi, Venezia apre un secondo casinò e oggi va verso la privatizzazione. Inoltre, a differenza di quello che si pensa il costo del lavoro del Casinò di Sanremo non ha un incidenza più alta rispetto alle altre tre case da gioco, ma si colloca al terzo posto"

Conclude il Sindaco: "Dobbiamo uscire da questa assemblea con la convinzione che la casa da gioco non è soltanto un casinò ma un’azienda, che in quanto tale ha bisogno di progettualità".

Prende la parola il consigliere di opposizione Francesco Prevosto, "Esiste il rischio di sopravvalutare la riunione di questa sera e in qualche giorno rimanere delusi. Pensavo che il Sindaco parlasse per ultimo. Questo consiglio comunale è la testimonianza del vostro fallimento, perché anche questa sera non discuteremo di quello che conta, quindi convocare il consiglio per discutere il piano di impresa o la ricapitalizzazione. Non vi accuso di non aver fatto la ricapitalizzazione, ma di non aver convocato un consiglio comunale con una proposta di capitalizzazione"

Il consigliere Donzella sposta la critica sul ruolo del Sindaco: "Un Sindaco forte di una città debole avrebbe impedito le dimissioni del presidente della società e avrebbe portato avanti il piano di impresa"

Il consigliere di opposizione Nocita sottolinea nel suo intervento la portata dell’azienda gioco nel territorio nazionale: "In italia il gioco nel 2011 rappresenta il fatturato di 80 milioni di euro, la terza industria in Italia, dopo Eni e Fiat. Ogni italiano nel 2011 ha giocato 1405 euro. Se consideriamo i 50 milioni di Sanremo vediamo che rappresentano appena lo 0,05% dell’intero volume di affari"

Il consigliere di opposiziione Eugenio Nocita elenca alcune proposte per il rilancio della casa da gioco sanremese: "La nostra amministrazione dovrebbe cercare di ottenere all’interno di casinò una zona franca che permetta di venire meno al limite legislativo dei 1000 euro in contanti, in secondo luogo dovrebbe investire sulla qualità non solo della casa da gioco ma di tutta l’offerta turistica. Occorre coordinare il programma manifestazioni dei vari Comuni per dare centralità al Casinà anche dal punto di vista turistico".

Il consigliiere di opposizione Andrea Gorlero, esordisce constatando polemicamente l’assenza del Sindaco dalla sala consiliare: "Il Sindaco dice tutto e il contrario di tutto. Trovo disdicevole che di fronte ad una vicenda tragica come questa il Sindaco sia assente" Il Sindaco rientra poco dopo. Andrea Gorlero continua: "Nell’amministrazione pubblica esistono situazioni di rigidità rispetto alle quali il futuro è estremamente incerto. Il problema è che la rigidità del Comune nei confronti della casa da gioco fa si che se l’amministrazione non trova immediatamente soluzioni, in presenza di queste rigidità il bilancio della Casinò Spa è destinato a collassare e vi sarà inevitabilmente il fallimento della casa da gioco. Sarebbe meglio parlare di prospettive piuttosto che di fallimento"
"Se questa amministrazione comunale nel giro di pochi giorni non individua meccanismi che consentano al casinò di Sanremo, a prescindere dagli incassi, di mettersi in sicurezza, si procurerà un danno enorme al Comune di Sanremo oltre che alla Casinò Spa", conclude Andrea Gorlero.

Si susseguono gli interventi critici dell’opposizione con il contributo di Claudio Borea: "Stiamo affrontando il problema con un ritardo di qualche anno".

Il consigliere di maggioranza Massimiliano Moroni si rivolge al Sindaco chiedendo non solo una nuova guida, ma un’intera squadra che sia competente e ad un prezzo il più basso possibile: "E’ necessario un cambiamento di persone del settore. Sono qui sia come consigliere sia come lavoratore. E’ necessario che il cambiamento avvenga da parte di persone del settore. Non basta dire che il crisi il settore, il casinò di Sanremo è un marchio che non ha nessuno, che può ritagliarsi una nicchia importante. Se i prossimi amministratori non saranno persone del settore e non sapranno nulla di gioco, non andremo lontano".

L’esigenza di un’azione immediata è sottolineata dal consigliere di maggioranza Mario Luigi Ballestra: "Ho letto il piano di impresa e mi ha colpito l’inizio in cui viene definito piano di medio e lungo termine, qui non c’è più niente di medio o lungo termine, ma occorre prendere soluzioni drastiche: certo si invoca la crisi, le nuove norme sui movimenti bancari, ma molto ha pesato anche la gestione interna. Comparando gli incassi con gli altri casinò italiani Sanremo è il fanalino di coda. Occorre invadere il Casinò con nuove idee e nuovi giochi mantenendo e potenziando i vecchi"

L’assessore Marco Lupi propone da parte sua propone una scadenza: "Almeno entro il 15 di gennaio occorre impegnarsi ad indire un consiglio comunale per l’approvazione del piano di impresa". Ribadisce inoltre la proposta di conferire alla Casinò Spa azioni dell’Autostrada dei Fiori.