Una nostra lettrice chiede il divieto di attendamento dei circhi nel Comune di Ventimiglia
I circhi con animali oggigiorno sopravvivono quasi esclusivamente grazie ai finanziamenti pubblici, lo Stato tiene in vita i circhi con il Fondo Unico dello Spettacolo. Ogni anno devolve al circo milioni di euro, spesso equivalenti all’incasso di un anno
Egregio Signor Sindaco, Egregi Signori,
I circhi con animali oggigiorno sopravvivono quasi esclusivamente grazie ai finanziamenti pubblici, lo Stato tiene in vita i circhi con il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS). Ogni anno devolve al circo milioni di euro, spesso equivalenti all’incasso di un anno.
Non ci vuole molto a capire che, se non fosse per i soldi pubblici, il circo con gli animali avrebbe già da tempo chiuso i battenti.
In un periodo di crisi come quello che la nostra società sta attraversando mi sembra oltremodo inaccettabile continuare a mantenere queste realtà obsolete e diseducative.
Il suo Comune potrebbe vietare l’attendamento di circhi con animali sul territorio, seguendo l’esempio di numerosi Comuni italiani e non solo in Italia, molti Stati esteri hanno già vietato questi tristi spettacoli ma l’ Italia è sempre ultima.
Inoltre alcuni circhi hanno da anni scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani “Flyng Fruit”, i canadesi “Cirque du soleil”, i francesi “Les Colporteurs”, gli americani “Minimus”, “Nuage”, “Hiccup” e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti, eliminando anche tutti gli animali domestici. Questa è la direzione da seguire, l’unica civile.
E’ naturale per gli animali essere esposti come merce, privati della libertà, esibirsi in un circo per il mero divertimento di uno sparuto pubblico pagante? Obiettivamente, credo di no. Invece molti circensi continuano a sostenere che tutto ciò sia naturale e
normale per gli animali. Tutto questo dopo che l’animale è stato allontanato dal suo ambiente e posto in un luogo sconosciuto e ostile. E Vi ricordo che l’habitat naturale di una tigre, solo per citare un esempio, non è certo il tendone di un circo, né tanto meno la gabbia dove viene stipata fra uno spettacolo e l’altro. A parte gli “spettacoli” e gli esercizi, gli animali rimangono per il resto del tempo in gabbie anguste, assolutamente non adatte a soddisfare le più elementari esigenze etologiche, a volte incatenati, soggetti al caldo e al freddo. Anche i continui spostamenti creano gravi disagi, visto che avvengono in condizioni durissime ed estenuanti per gli animali.
Gli animali sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d’origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita e la loro umiliazione durante gli spettacoli.
La logica della violenza perpetuata nei confronti degli animali è la stessa che ci consente poi di sfruttare l’uomo, come i casi più recenti di cronaca ci insegnano.
Lo spettacolo del circo, anche quando avvenga nel rispetto o meno delle leggi, e’ sempre basato sulla sottomissione/dominazione e sullo scherno.
Pertanto, viste le premesse sopra indicate, La invito, Signor Sindaco, ad emettere con urgenza un regolamento per vietare l’attendamento di circhi con animali nel Suo Comune. Nel frattempo, meno cittadini andranno a vedere il circo con gli animali e più i loro titolari si convinceranno che gli animali al circo, la gente civile, non li vuole più.
Distinti saluti MARIANNA PICCOLELLA CASANDRINO 80025