Soppressione di tre fermate liguri sulla linea Ventimiglia-Cuneo. Scontro tra regioni.

2 novembre 2012 | 08:29
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Soppressione di tre fermate liguri sulla linea Ventimiglia-Cuneo. Scontro tra regioni.

Sarà redatta una lettera concertata, firmata da istituzioni e camere di commercio, indirizzata all’assessore ai trasporti Bonino. L’associazione Giuseppe Biancheri prepara da parte sua una manifestazione di protesta a Cuneo il 9 novembre

Inizia oggi la mobilitazione dei comuni liguri per impedire la soppressione delle fermate di Bevera, Airole ed Olivetta situate sulla linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo.

La decisione è stata presa dall’autorità competente della tratta Cuneo-Ventimiglia, ovvero la Regione Piemonte: occorre quindi un dialogo costruttivo tra regioni per impedire che la nostra regione risulti ulteriormente penalizzata dai tagli e dalle revisioni di spesa che stanno pesando sui bilanci tutte le piccole comunità. L’iiniziativa di fissare un incontro tra rappresentanze delle tre regioni interessate (Liguria, Piemonte e Alpi Marittime Francesi) è stata organizzata dall’Associazione Giuseppe Biancheri, intitolata al primo promotore della storica tratta ferroviaria. Erino Viola –  membro dell’Associazione – presente questa mattina alla stazione di Ventimiglia dove è stata posta una corona davanti alla targa intitolata a Giuseppe Biancheri, sul primo binario, ha spiegato: "Se queste stazioni saranno soppresse, sarà come tornare indietro di 160 anni, e vanificare gli sforzi di tutti coloro – Giuseppe Biancheri in testa – si sono battuti per la realizzazione di una linea ferroviaria molto importante dal punto di vista internazionale, non solo regionale".

L’incontro ha avuto luogo nell sala consiliare del comune di Airole, dove il sindaco Fausto Molinari, tra i più forti sostenitori del mantenimento delle tre fermate, ha accolto i partecipanti. Sergio Scibilia, consigliere regionale del PD e qui rappresentante l’associazione Giuseppe BIancheri, Marco Scajola, consigliere regionale del PDL, Francesco Revelli, sindaco di Limone, presente in rappresentanza di 7 comuni piemontesi situati sulla tratta ferroviaria, Jean Pierre Vassallo, sindaco del comune transalpino di Tende, in rappresentanza dei 5 comuni francesi della valle Roja, l’assessore Marco Ballestra, il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola e l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco.

"La decisione unilaterale della Regione Piemonte penalizza fortemente i progetti in corso di rilancio turistico del Ponente Ligure. Oltre alle fermate di Bevera, Airole e Olivetta San MIchele, è prevista tra l’altro la soppressione della fermata di Saint Dalmas, punto di partenza di escursioni verso la Valle delle Meraviglie, una zona di notevole interesse turistico e naturalistico", dichiara Sergio Scibilia. Gli fa eco Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua: "Questa decisione rappresenta l’ennesimo taglio operato ai danni dei comuni dell’entroterra. Stiamo portando avanti un progetto di rilancio turistico del ponente assieme ad altri comuni dell’entroterra, creando sentieri per escursioni, ed in tutto questo il treno risulta fondamentale. La soppressione delle fermate vanifica tale progetto. Occorre dare alla gente delle motivazioni per risiedere dell’entroterra"

Marco Scajola ha insistito sull’importanza di una infrastruttura come la linea ferroviaria per la promozione del territorio e sui danni che deriverebbero dalla sua chiusura.

Francesco Revelli sottolinea: "La Francia si basa ancora su una convenzione sbagliata del 1970 in cui sostanzialmente i lavori della linea ferroviaria spettano all’Italia, poiché sono da considerarsi facenti parte dei danni di guerra. Aggiungiamo che Francia ed Italia non hanno i medesimi sistemi di sicurezza: possiamo soltanto passare dal tratto francese della valle Roja ma non possiamo andare a Nizza con i nostri locomotori. Inoltre occorre rendere facile la vendita dei biglietti, non vendibili nelle singole stazioni. Occorre trovare un accordo con la regione francese PACA, poiché – ribadisco – questa tratta ha rilevanza internazionale, non regionale".

Il sindaco di Tenda Jean-Pierre Vassallo ammette da parte sua la poca incisività della regione PACA (Provence Alpes Cote d’Azur) nell’affrontare il problema

L’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco, conclude: "Non discuto le esigenze di spending review della Regione Piemonte, tuttavia sarebbe stato auspicabile un incontro con le rappresentanze istituzionali piemontesi per arrivare ad un accordo. Ho più volte chiesto un incontro con l’assessore regionale ai trasporti delle regione Piemonte, Barbara Bonino, ma senza risultato. Penalizzare questo territorio è ingiusto e penalizzerebbe il grande lavoro che le amministrazioni locali stanno facendo per valorizzare la regione.

L’assessore ha ribadito ai nostri microfoni: "Credo che oggi ci sia un salto di qualità in questa protesta, con la mobilitazione, oltre che delle istituzioni. Oggi sono scesi i cittadini a rivendicare queste richieste, e credo che l’assessore Bonino non possa non tenere in considerazione queste richieste".

L’incontro si è concluso con la decisione di stilare nelle prossime ore una lettera concertata, firmata dai sindaci interessati, istituzioni e camere di commercio, indirizzata all’assessore piemontese ai trasporti Barbara Bonino.

Nel caso la lettera non sortisca l’effetto sperato, l’associazione Giuseppe Biancheri organizzerà una manifestazione di protesta a Cuneo il 9 novembre, giorno in cui l’assessore Bonino presenterà il nuovo orario ferroviario invernale, che entrerà in vigore il 10 dicembre di quest’anno.