Sanremo: tre giornate dedicate all'”ebook” e alle nuove frontiere della didattica
1 novembre 2012 | 09:55
Particolarmente interessante per i docenti di latino l’intervento del professor Luigi Miraglia “La didattica del latino tra tradizione e innovazione” che ha simulato una lezione di latino seguendo il nuovo orientamento didattico del “latino naturale”
Si è svolta al Palafiori di Sanremo nei giorni 25,26,27 ottobre 2012 la manifestazione “ebook.fest”, che ha visto come relatori docenti universitari, ricercatori ed esponenti del mondo del lavoro, che si sono confrontanti con gli studenti delle scuole della nostra città al mattino e con la popolazione sanremese al pomeriggio.
Il Liceo Cassini ha partecipato sia inviando alcune classi in orario scolastico ad assistere a lezioni strutturate con didattiche innovative sia con la partecipazione di insegnanti alle attività pomeridiane di formazione per “Docenti 10.0 ( con lode )”. Particolarmente interessante per i docenti di latino, l’intervento del professor Luigi Miraglia “La didattica del latino tra tradizione e innovazione” che ha simulato una lezione di latino seguendo il nuovo orientamento didattico del “latino naturale”” o metodo Orberg. La proposta è risultata molto interessante e ha sollecitato una profonda riflessione sulla necessità condivisa di rendere lo studio delle lingue classiche più moderno , più proficuo e più consapevole per discenti ormai appartenenti alla stirpe dei “nativi digitaliI”.
Il Liceo Cassini ha partecipato sia inviando alcune classi in orario scolastico ad assistere a lezioni strutturate con didattiche innovative sia con la partecipazione di insegnanti alle attività pomeridiane di formazione per “Docenti 10.0 ( con lode )”. Particolarmente interessante per i docenti di latino, l’intervento del professor Luigi Miraglia “La didattica del latino tra tradizione e innovazione” che ha simulato una lezione di latino seguendo il nuovo orientamento didattico del “latino naturale”” o metodo Orberg. La proposta è risultata molto interessante e ha sollecitato una profonda riflessione sulla necessità condivisa di rendere lo studio delle lingue classiche più moderno , più proficuo e più consapevole per discenti ormai appartenenti alla stirpe dei “nativi digitaliI”.