Riscaldamento spento per il Comune di Pieve di Teco
17 novembre 2012 | 15:07
Una situazione inconcepibile, dovuta alla recente decisione della Giunta di trasformare l’impianto da gasolio a metano. Una scelta (capriccio!) decisamente assurda, presa all’insaputa del Consiglio comunale
Continua la sventura dei dipendenti del Comune di Pieve di Teco, delle Poste e dei Servizi Sociali allocati nel Palazzo Borelli, rei di essere costretti a lavorare in uffici il cui riscaldamento centralizzato è ancora spento, con temperature esterne che oscillano intorno a zero gradi.
Una situazione inconcepibile, dovuta alla recente decisione della Giunta di trasformare l’impianto da gasolio a metano. Una scelta (capriccio!) decisamente assurda, presa all’insaputa del Consiglio comunale, sia per il tempo in cui si è deciso di eseguire i lavori, sia perché si rottama un impianto nuovo, realizzato nel 2008 dal Commissario prefettizio, costato ben 55.000 Euro.
In tali condizioni pensate che il Sindaco e gli amministratori abbiano preso dei provvedimenti o abbiano fornito delle soluzioni per alleviare i disagi? Manco per sogno! Nessun rispetto. Ognuno si arrangia come può, con stufette elettriche acquistate in proprio o portate da casa.
Noi abbiamo sollevato il problema all’inizio del mese, ma anche questo è stato inutile.
Non c’è mai limite al peggio. Purtroppo!
E purtroppo questi capricci li stanno pagando i cittadini con tasse e tributi alle stelle come ben si può constatare ogni qualvolta arrivano i bollettini di pagamento spediti dal Comune.
Una situazione inconcepibile, dovuta alla recente decisione della Giunta di trasformare l’impianto da gasolio a metano. Una scelta (capriccio!) decisamente assurda, presa all’insaputa del Consiglio comunale, sia per il tempo in cui si è deciso di eseguire i lavori, sia perché si rottama un impianto nuovo, realizzato nel 2008 dal Commissario prefettizio, costato ben 55.000 Euro.
In tali condizioni pensate che il Sindaco e gli amministratori abbiano preso dei provvedimenti o abbiano fornito delle soluzioni per alleviare i disagi? Manco per sogno! Nessun rispetto. Ognuno si arrangia come può, con stufette elettriche acquistate in proprio o portate da casa.
Noi abbiamo sollevato il problema all’inizio del mese, ma anche questo è stato inutile.
Non c’è mai limite al peggio. Purtroppo!
E purtroppo questi capricci li stanno pagando i cittadini con tasse e tributi alle stelle come ben si può constatare ogni qualvolta arrivano i bollettini di pagamento spediti dal Comune.
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Gruppo consiliare “Uniti per Pieve di Teco”
Renzo Brunengo, Alberto Molinari, Tiziana Brunengo, Anita Cappello