La truffa al porto di Imperia: il processo rimane a Torino. Oltre 100 nomi nella lista dei testi





Il giudice ha rimandato a mercoledì prossimo (5 dicembre) l’ammissione delle prove e l’inizio del dibattimento. Per quella data potrebbe essere chiamati a deporre due agenti della Polizia Postale di Imperia che hanno condotto le indagini.
Saranno oltre cento i testi chiamati a deporre, davanti al tribunale collegiale di Torino al processo per truffa aggravata ai danni dello Stato, nella costruzione del porto di Imperia, che vede alla sbarra 10 imputati, tra cui l’ingegnere Francesco Bellavista Caltagirone. Oggi, dalle 9.30 alle 14.30, si è svolta la prima udienza, durante la quali, tutte le parti (difesa degli imputati compresa), nell’intento di evitare ulteriori rimpalli, hanno accettato il provvedimento di trasferimento del processo da Imperia a Torino – firmato dal Presidente del Tribunale, di Imperia, Francesco Pinto – che poteva essere impugnato per una serie di vizi di forma.
Nell’intestazione, infatti, comparivano i nomi dei tre giudici del Collegio imperiese (oltre a quello di Pinto, anche quelli di: Marina Aicardi e Domenico Varalli); la firma, invece, era solo quella di Pinto. Ora, visto che Aicardi e Varalli vengono, per legge, ritenuti incompatibili col processo (avendo già partecipato ad altre fasi del lungo iter giudiziario), i loro nomi non potevano neppure comparire nell’atto di trasferimento, pena la nullità dello stesso.
Alla fine, però, ha prevalso il buon senso. Nel corso dell’udienza è stata chiesta l’estromissione di alcune parti civili, mentre il giudice ha rimandato a mercoledì prossimo (5 dicembre) l’ammissione delle prove e l’inizio del dibattimento. Per quella data potrebbe essere chiamati a deporre due agenti della Polizia Postale di Imperia che hanno condotto le indagini. Il processo tornerà, dunque, in aula anche il prossimo 20 dicembre e questa dovrebbe essere l’ultima udienza del 2012.
GLI IMPUTATI
Il costruttore Francesco Bellavista Caltagirone; l’ex ad di Porto di Imperia, Carlo Conti; Andrea Gotti Lega, l’ex ad di Acquamarcia; Delia Merlonghi, l’ex ad di Acquamare; Paolo Calzia, l’ex presidente di Porto Imperia; Gianfranco Carli, imprenditore ed ex presidente di Porto Imperia; l’ex ad e commercialista, Domenico Gandolfo; l’ex rappresentante di Acquamare, Stefano Degl’Innocenti; il dirigente comunale, Ilvo Calzia; l’architetto progettista del porto, Emilio Morasso (quest’ultimo accusato di falso). Per quanto riguarda Ilvo Calzia, il giudice lo ha prosciolto dall’accusa di truffa ai danni dello Stato, mentre lo ha rinviato a giudizio per abuso d’ufficio; la posizione dell’avvocato torinese Umberto Giardini, inoltre, è stata stralciata, in quanto andrà a citazione diretta.