Indignazione della nostra lettrice Teresa Barazzetti per la criminalità che affligge Sanremo
7 novembre 2012 | 19:45
“Aspettiamo l’esercito, signor Sindaco, considerato che per poter camminare per le nostre strade senza scantonare o volgere lo sguardo altrove per non assistere a spaccio e non rischiare scippi, aggressioni e coltellate, dobbiamo solo stare in casa”
Spett. Redazione,
con quale coraggio il Comune di Sanremo parla di spendere un’altra cospicua somma di denaro per la cosiddetta "riqualificazione" di Piazza Colombo, dopo quelli già inutilmente sperperati per rendere il solettone uno scenario da cartoni animati, quando la medesima piazza è infestata ora come prima e più di prima da spacciatori e relativi acquirenti di stupefacenti, da malavitosi, abusivi, mendicanti gestiti dal racket e, di male in peggio, da gang affatto baby come altrettanto non è micro ma macro, la criminalità che di giorno in giorno va divenendo sempre più invasiva ed incontrollabile.
E’ di stamane la lettera allarmata ed allarmante della Confcommercio e del suo Presidente sulla situazione dell’abusivismo e della sicurezza in Città, sicurezza che non c’è più da molto tempo e che, malgrado i blitz delle Forze dell’Ordine tendenti a contrastare la malavita ormai sfacciatamente padrona di ampie zone del nostro territorio, non può sanare una situazione ormai giunta al limite del sopportabile.
E’ di stamane la lettera allarmata ed allarmante della Confcommercio e del suo Presidente sulla situazione dell’abusivismo e della sicurezza in Città, sicurezza che non c’è più da molto tempo e che, malgrado i blitz delle Forze dell’Ordine tendenti a contrastare la malavita ormai sfacciatamente padrona di ampie zone del nostro territorio, non può sanare una situazione ormai giunta al limite del sopportabile.
Il nostro Sindaco, decisionista ed intraprendente per carattere, in campagna elettorale aveva posto la sicurezza come priorità in caso di Sua elezione a capo dell’Amministrazione avvertendo che, chi pensava di poter continuare a fare il proprio comodo, si sarebbe trovato di fronte ad un’opera di contrasto e prevenzione senza precedenti dichiarando, parole Sue: "se sarà necessario chiederemo l’intervento dell’esercito".
Aspettiamo l’esercito, signor Sindaco, visto e considerato che per poter camminare per le nostre strade senza scantonare o volgere lo sguardo altrove per non assistere a spaccio e non rischiare scippi, aggressioni e coltellate, dobbiamo solo stare in casa e dare almeno una mandata di chiave per non rischiare di trovarci in salotto qualche nomade stanziale o di passaggio che, con una semplice lastrina, apra e diventi un soggetto tutelato dalla legge molto più di chi potesse reagire, e non sono molti
perché, come è ormai ben noto, gli anziani e le donne sole sono i bersagli più facili perché indifesi.
Aspettiamo l’esercito, signor Sindaco, visto e considerato che per poter camminare per le nostre strade senza scantonare o volgere lo sguardo altrove per non assistere a spaccio e non rischiare scippi, aggressioni e coltellate, dobbiamo solo stare in casa e dare almeno una mandata di chiave per non rischiare di trovarci in salotto qualche nomade stanziale o di passaggio che, con una semplice lastrina, apra e diventi un soggetto tutelato dalla legge molto più di chi potesse reagire, e non sono molti
perché, come è ormai ben noto, gli anziani e le donne sole sono i bersagli più facili perché indifesi.
Da Lei, Signor Sindaco, ci aspettiamo che mantenga le promesse e gli impegni presi in campagna elettorale e dalle Istituzioni che rivedano urgentemente le Leggi che consentono libertà di azione a gente che, affrancata da ogni responsabilità e tutelata oltre ogni comprensibile limite, spadroneggia e si permette anche di fare pressione sulle autorità per ottenere la possibilità di continuare a restare sul territorio italiano non già per integrarsi, ma per continuare "legalmente" a fare ciò che ora
fa illegalmente.
Con migliaia di disoccupati (ogni giorno 2000 in più) il nostro Paese non ha bisogno di lavoratori immigrati e sarebbe tempo anche di risolvere il problema del sovraffollamento delle Carceri inviando i condannati con sentenze definitive a scontare la pena nei loro Paesi d’origine.
Chi ha bisogno di altre motivazioni può leggere la cronaca quotidiana o farsi un giro nel centro di Sanremo ad ogni ora del giorno e della notte, ma non già a notte fonda: intorno alle 23 c’è già abbastanza da vedere, e da vergognarsi.
fa illegalmente.
Con migliaia di disoccupati (ogni giorno 2000 in più) il nostro Paese non ha bisogno di lavoratori immigrati e sarebbe tempo anche di risolvere il problema del sovraffollamento delle Carceri inviando i condannati con sentenze definitive a scontare la pena nei loro Paesi d’origine.
Chi ha bisogno di altre motivazioni può leggere la cronaca quotidiana o farsi un giro nel centro di Sanremo ad ogni ora del giorno e della notte, ma non già a notte fonda: intorno alle 23 c’è già abbastanza da vedere, e da vergognarsi.
Teresa Barazzetti