Comitato per la Legalità di Diano Marina: lettera aperta al sindaco Chiappori
Forse parte dei cittadini dianesi l’hanno scelta perché fosse decisionista e attivo, invece stiamo perdendo l’autonomia sulla raccolta dei rifiuti, ci involiamo in un nuovo carrozzone, contenitore di politici insoddisfatti, che dovrebbe gestire l’acqua
Gent.mo sindaco Chiappori
Durante la sua campagna elettorale tutto era già risolto , anche in maniera energica, ora dopo poco più di un anno si sente solo una triste litania: non si può, ci ostacolano, è la sola soluzione, io vorrei, ma ci sono delle difficoltà, ci scappano delle denunce, sino alla perla: se mi date un’idea la perseguiamo!
Forse parte dei cittadini dianesi l’hanno scelta perché fosse decisionista e attivo, invece stiamo perdendo l’autonomia sulla raccolta dei rifiuti, ci involiamo in un nuovo carrozzone, contenitore di politici insoddisfatti, che dovrebbe gestire l’acqua. Poco più di vent’anni fa il comune di Diano Marina era lui stesso un fornitore a terzi di acqua. Si rinuncia alla salvaguardia di vite umane e cose a causa di intoppi burocratici nel controllo del territorio e dei fiumi! Non ci racconti anche la favola che non ci sono soldi! Cosa manca sono le idee, Lei è uomo di mondo, con due legislature parlamentari alle spalle, leghista federalista e autonomista, non può assolutamente impantanarci nel più bieco consociativismo di natura cencelliana, senza prima anteporre bene comune e indipendenza, o forse preferisce tacere, come il suo partito si è comportato a Roma e anche a Diano Marina, unico a non avere mai preso posizione sulla questione spiagge e G.M., che pur se in parte aggiustata , si rifà ad una ben precisa corrente politica della Sua amministrazione.
Primo Bonifazio
Tiziano Gramondo
Andrea Guglieri