Rifondazione Comunista sulla morte di Tiziano Chierotti e la guerra in Afghanistan
“Se l’Italia uscisse da quella odiosa guerra, molte vite sarebbero salve e potremmo anche risparmiare e destinare a fini sociali le centinaia di milioni e centinaia di milioni di euro che stiamo buttando negli armamenti e nelle missioni”
Con il soldato deceduto ieri si arriva a un totale di 52 militari che hanno perso la vita durante la missione in Afghanistan. A partire dall’anno 2004 il numero delle vittime è andato sempre aumentando. A questi lutti si devono aggiungere le centinaia di feriti, mutilati e traumatizzati, senza dimenticare le centinaia di vittime civili, donne e bambini innocenti, che vengono eufemisticamente catalogate sotto il nome di "danni collaterali".
Noi chiediamo che si metta fine a questa tragedia e si provveda a ritirare le nostre truppe da quel teatro di guerra. L’Afghanistan è stato a suo tempo occupato dalle potenze occidentali, dopo che gli Stati Uniti lo hanno attaccato e massacrato di bombe a seguito dell’ l’11 settembre, con tutte le ciniche manipolazioni mediatiche ed ideologiche che ben abbiamo scoperto
successivamente.
Ciò che sta accadendo in quello sventurato paese è in larghissima misura la conseguenza della violenza che è stata scatenata nel suo territorio e che oggi si fa incontrollabile.
Se l’Italia uscisse da quella odiosa guerra, molte vite sarebbero salve e potremmo anche risparmiare e destinare a fini sociali le centinaia di milioni e centinaia di milioni di euro che stiamo buttando negli armamenti e nelle missioni.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione Provinciale di Imperia