Rifondazione Comunista sulla morte di Tiziano Chierotti e la guerra in Afghanistan

27 ottobre 2012 | 11:05
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Rifondazione Comunista sulla morte di Tiziano Chierotti e la guerra in Afghanistan

“Se l’Italia uscisse da quella odiosa guerra, molte vite sarebbero salve e potremmo anche risparmiare e destinare a fini sociali le centinaia di milioni e centinaia di milioni di euro che stiamo buttando negli armamenti e nelle missioni”

Il Partito della Rifondazione Comunista della provincia di Imperia esprime il proprio dolore per l’ennesima morte di tre nostri giovani militari impegnati in Afganistan,  tra cui Tiziano Chierotti, originario di Arma.

Con il soldato deceduto ieri si arriva a un totale di 52 militari che hanno perso la vita durante la missione in Afghanistan. A partire dall’anno 2004 il numero delle vittime è andato  sempre aumentando. A questi lutti si devono aggiungere le centinaia di feriti, mutilati e traumatizzati, senza dimenticare le centinaia di vittime civili, donne e bambini innocenti, che  vengono eufemisticamente catalogate sotto il nome di "danni collaterali".
Noi chiediamo che si metta fine a questa tragedia e si provveda a ritirare le nostre truppe da quel teatro di guerra.  L’Afghanistan è stato a suo tempo occupato dalle potenze occidentali, dopo che gli Stati Uniti lo hanno attaccato e massacrato di bombe a seguito dell’ l’11 settembre, con tutte le  ciniche manipolazioni mediatiche ed ideologiche che ben abbiamo scoperto
successivamente.
Ciò che sta accadendo in quello sventurato paese è in larghissima misura la conseguenza della violenza che è stata scatenata nel suo territorio e che oggi si fa incontrollabile.
Se l’Italia uscisse da quella odiosa guerra, molte vite sarebbero salve e potremmo anche risparmiare e destinare a fini sociali le centinaia di milioni e centinaia di  milioni di euro che stiamo buttando negli armamenti e nelle missioni.

Partito della Rifondazione Comunista
Federazione Provinciale di Imperia