Imperia: posizione di Rifondazione Comunista sulla criminalità mafiosa nel Ponente
il nostro territorio, da Ventimiglia a Savona, è preso nell’azione sempre più organizzata di cosche e bande criminali. Anche gli ultimi incendi dolosi avvenuti nell’Imperiese, a Chiusanico, e qualche giorno prima a Diano, ne sono chiara dimostrazione”
chiara dimostrazione.
Le mafie presenti localmente hanno potuto raggiungere questo livello di penetrazione e capacità operativa grazie al concorso di tre fattori: il primo è costituito dalla gravissima sottovalutazione del fenomeno da parte dell’establishment, i cui celebrati vertici ne negavano addirittura l’esistenza fino a qualche anno fa; il secondo dalla disponibilità di pezzi del ceto politico dominante a fare accordi nella logica del voto di scambio; il terzo, di fondo, dall’affermarsi di un mostruoso modello di sviluppo, basato principalmente sulla predazione delle risorse e dei beni del territorio e sulla sua cementificazione a fini speculativi. Tutte le forze democratiche e di progresso dovrebbero aver chiaro che la priorità oggi è questa: denunciare gli esiti nefasti del concorso di questi tre fattori e attrezzare risposte capaci di fronteggiare credibilmente quanto sta avvenendo nel vivo del tessuto sociale e nel funzionamento delle amministrazioni locali.
Come abbiamo avuto modo di dire più volte, quella del contrasto a tutto campo alla criminalità mafiosa diventa la prima delle questioni democratiche da affrontare, pena la completa e irrimediabile caduta nella barbarie dell’oppressione mafiosa.