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Polizia Postale alla G.Boine di Imperia per spiegare ai ragazzi i rischi di Internet/ FOTO e AUDIO

27 settembre 2012 | 09:11
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Polizia Postale alla G.Boine di Imperia per spiegare ai ragazzi i rischi di Internet/ FOTO e AUDIO
Polizia Postale alla G.Boine di Imperia per spiegare ai ragazzi i rischi di Internet/ FOTO e AUDIO
Polizia Postale alla G.Boine di Imperia per spiegare ai ragazzi i rischi di Internet/ FOTO e AUDIO
Polizia Postale alla G.Boine di Imperia per spiegare ai ragazzi i rischi di Internet/ FOTO e AUDIO
Polizia Postale alla G.Boine di Imperia per spiegare ai ragazzi i rischi di Internet/ FOTO e AUDIO
Polizia Postale alla G.Boine di Imperia per spiegare ai ragazzi i rischi di Internet/ FOTO e AUDIO

L’iniziativa fa parte di un progetto nazionale, “Buono a sapersi”, che da oggi vede partire una serie di appuntamenti mensili della Polizia Postale e delle Comunicazioni che si svolgeranno in 100 scuole di 100 province in tutta Italia

Internet: un importante e forte nuovo mezzo di comunicazione, ma che comporta rischi e pericoli, per adulti e bambini. Questo l’argomento affrontato oggi nella classe 1°D della scuola G.Boine di Piazza Roma a Imperia. L’iniziativa fa parte di un progetto nazionale, “Buono a sapersi”, che da oggi vede partire una serie di appuntamenti mensili della Polizia Postale e delle Comunicazioni che si svolgeranno in 100 scuole di 100 province in tutta Italia, una volta al mese fino alla fine di Maggio.

A Imperia, nelle prime della Boine, l’assistente capo Antonio De Giorgio e l’Ispettore Paolo Primiani, della Polizia Postale, hanno incontrato i ragazzi delle medie, e oltre ad aver consegnato ad ognuno di loro una maglietta e una brochure creata in collaborazione con Google, hanno affrontato nello specifico diversi argomenti: privacy, sicurezza, password, rischi, foto, pedopornografia, cyberbullismo e molto altro ancora.

L’Ispettore Paolo Primiani ha così dichiarato: “La Polizia Postale da 5 anni incontra le scuole medie, quest’anno il progetto è a livello nazionale per sensibilizzare i ragazzi all’uso della rete, perchè seppur preparati dal punto di vista tecnico sono impreparati su rischi e l’incontro vuole sensibilizzare i ragazzi sull’uso della rete e per farsi anche magari portavoce in famiglia.”

“I rischi maggiori che corrono- continua Primianiè legato all’addescamento in rete, i ragazzi data l’età sono facilmente comprabili e non possono sapere chi si nasconde dietro un monitor dunque e rimangono stupiti quando si rendono conto che dall’altra parte del monitor possono esserci uomini, grandi e adulti, che possono comprarli tramite promesse di ricariche o altro. Il rischio maggiore è correre un pericolo fornendo foto e dati quindi la pedopornografia è un reato aberrante che però esiste e la rete aumenta la possibilità di contatto tra adulto e bambino. “

“Grazie a questo programma di prevenzione– conclude l’Ispettore Paolo Damiani i ragazzi sono stati molto attenti a segnalare, anche in passato, eventuali cambiamenti di comportamenti di persone conosciute in rete. Dunque attentati addescamenti ne abbiamo registrati abbastanza per fortuna, casi concreti di pedofilia non ne abbiamo mai riscontrati.”