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Ordinanza Tar Liguria: la Federcaccia di Imperia sulle barricate

19 settembre 2012 | 11:30
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Ordinanza Tar Liguria: la Federcaccia di Imperia sulle barricate

Ha deciso di convocare con la massima urgenza l’assemblea di tutti i 55 presidenti comunali al fine di prendere una posizione netta in merito alla questione.

La Federcaccia della provincia di Imperia nella persona del suo Presidente Provinciale Giovanni Ballestra a seguito della decisione del TAR Liguria del 18 settembre u.s. in merito al ricorso promosso dalle Associazioni Ambientaliste contro il calendario venatorio regionale della stagione 2012/2013, ha deciso di convocare con la massima urgenza l’assemblea di tutti i 55 presidenti comunali al fine di prendere una posizione netta in merito alla questione.
L’ordine del giorno vertirà su due aspetti: uno di carattere più generale circa il diritto da parte di cittadini italiani di praticare un’attività dopo aver pagato fior di quattrini sulla base di documenti programmatori, quali calendari regionali e regolamenti provinciali, che prevedono la possibilità di cacciare specie in periodi prestabiliti, per poi vedersi interrotta tale prerogativa sulla base di ricorsi pretestuosi e scarsamente motivati e decisioni prese dagli Organi di Giustizia Amministrativa sulla base di pareri NON vincolanti dati da organismi in tal caso a nostro parere incompetenti, che vengono considerati maggiormente rilevanti rispetto alla votazione di un Consiglio Regionale democraticamente eletto, minando la credibilità delle Istituzioni.
A tale riguardo Federcaccia valuterà l’esigenza di rivolgersi a un legale al fine di richiedere il rimborso delle tasse regionali e governative pagate.
L’altro aspetto riguarderà l’esigenza fortemente sentita di proclamare lo sciopero dei cacciatori fino al 30/09/2012 per due ordini di motivi: prima ragione per motivi di ordine pubblico e sicurezza in quanto l’ordinanza del TAR, prevedendo la chiusura di quasi tutte le specie cacciabili presenti sul territorio (anche stanziali, quali fagiano, pernice, rossa, starna e lepre), rischia di concentrare tutti i cacciatori sull’attività della caccia al cinghiale. Secondo, la necessità da parte della categoria dei cinghialisti di esprimere attraverso la non pratica della caccia al cinghiale in queste due giornate solidarietà alle altre specializzazioni di caccia, adesso chiuse con ordinanza del TAR, oltre che dare significato all’attività dei cacciatori che ci teniamo a segnalare sono gli unici soggetti che gratuitamente continuano a fare manutenzione dei sentieri del nostro entroterra, a sostenere quasi tutte le squadre di protezione civile antincendio della nostra provincia ed ad intervenire sia economicamente, tramite il pagamento delle tasse regionali, che praticamente, con battute di selezione, alla difesa dei territori agricoli.
Chiudiamo il comunicato rivendicando che la caccia DEVE ESSERE CONSIDERATA UNA ATTIVITA’ NOBILE E UTILE e non una pratica sulla quale continuare a dare limitazioni inutili e propaganda, proveniente dal mondo ambientalista, mistificatrice della vera essenza dell’arte venatoria.

IL PRESIDENTE PROVINCIALE
FEDERCACCIA IMPERIA