I Referendum dell’Italia dei valori: la lettera di Luigi Depaulis

29 settembre 2012 | 15:29
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I Referendum dell’Italia dei valori: la lettera di Luigi Depaulis

Anche perché i Comitati promotori, se poi si raggiunge il “quorum”, beccano dallo Stato un rimborso di 0,52 Euro per ogni firma raccolta. Dunque, se l’aritmetica non mi inganna: 500mila firme uguale 260mila euro (sottolineo: per ogni referendum).

Leggo che il Segretario Provinciale dell’Italia dei Valori annuncia una nuova crociata referendaria per l’abolizione dei privilegi della Casta (della quale, per inciso, mi chiedo se lui come assessore regionale faccia parte oppure no. Magari ce lo farà sapere). Sappiamo che i referendum , nobile strumento di democrazia diretta, sono abbastanza costosi per lo Stato. Anche perché i Comitati promotori, se poi si raggiunge il “quorum”, beccano dallo Stato un rimborso di 0,52 Euro per ogni firma raccolta. Dunque, se l’aritmetica non mi inganna: 500mila firme uguale 260mila euro (sottolineo: per ogni referendum).
Per questo suggerisco un simpatico strumento, più a buon mercato, per abolire i privilegi della Casta: rinunciarci. Sembra banale ma non è difficile. Lo fa, per esempio, il Movimento 5 Stelle che RIFIUTA di incassare i rimborsi elettorali e impone ai suoi candidati eletti nelle istituzioni di autoridursi le indennità all’importo massimo di 2.500/3.000 euro mensili (coi tempi che corrono, comunque, grasso che cola).
Perché dunque non copiare questa buona abitudine? Dice il proverbio: le parole muovono, ma gli esempi trascinano.
Quanto all’abolizione del doppio stipendio ai parlamentari, anche Cascino, nel suo piccolo, pur non essendo parlamentare, cumula due stipendi (seppure più modesti): come assessore regionale e come consigliere di amministrazione della Secom spa. E’ pur vero che, recentemente, il sindaco di Taggia Genduso, gli ha revocato quest’ultimo incarico, dopo avergli chiesto inutilmente di dimettersi, ma Cascino ha proclamato che si opporrà fieramente alla revoca, per via giudiziaria. Questioni di principio, e i princìpi, si sa, sono sacri e inviolabili.

 Luigi Depaulis